Economia

Scuola, tagliate le stabilizzazioni dei docenti precari

20 aprile 2017 - 13.56
(Teleborsa) - Altalenante la politica del governo riguardo le assunzioni nella Scuola. Diversamente da quanto detto per mesi dai ministri dell'istruzione che si sono succeduti, Giannini e Fedeli, il titolare all'Economia Pier Carlo Padoan, ha ben altra visione e pianifica addirittura un taglio.

Nonostante quest'anno si prevedessero 25 mila stabilizzazioni, nella prossima estate saranno ridotte a 4.600. Il calcolo deriva dalla divisione dei 140 milioni di euro concessi per l’anno in corso per i 30 mila euro di spesa da considerare per ogni neo-assunto (comprendente stipendi, tredicesima, arretrati e oneri vari, ricostruzione di carriera e i 500 euro per l’aggiornamento professionale). Attraverso altri 260 milioni stanziati per il 2018, si arriverà alla miseria di 13.300 cattedre spostate in organico di diritto in un biennio. Un vero fallimento per il sindacato della scuola Anief.

"C’è una distanza siderale rispetto alle necessità di assorbimento del personale precario. Alla fine del braccio di ferro Mef-Miur ci ritroveremo ad assistere alla trasformazione in organico di diritto di meno del 20 per cento dell’attuale organico di fatto", commenta il leader del sindacato Marcello Pacifico. "È sempre più evidente che, di questo passo, la supplentite non potrà che essere confermata e perpetrata nel tempo - aggiunge - ma anche la ricorsite, perché, nel frattempo, sono sempre più i docenti che decidono di non subire determinate decisioni, lesive dei loro diritti. E sono sempre di più i tribunali che gli danno ragione".

Servizio a cura di Teleborsa

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