L’insegnante di sostegno era presente in classe, ma non per tutte le ore previste. Per questo motivo le famiglie di due alunni disabili savonesi si sono rivolte all’Anief (Associazione Sindacale Professionale) che, attraverso i suoi legali, ha portato la questione davanti al tribunale ordinario di Savona. Il giudice gli ha dato ragione emanando due provvedimenti d’urgenza che accertano l’illegittimità dell’operato del Ministero dell’istruzione imponendo l’immediata attribuzione dell’intero monte ore settimanale di sostegno spettante a due alunni. La causa, che rientra nella campagna «Sostegno, non un’ora di meno!» promossa dall’Anief, è stata portata avanti dagli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Ida Mendicino e Alberto Agusto. Il tribunale ha ribadito che «in tema di sostegno all’alunno in situazione di handicap, il piano educativo individualizzato obbliga l’amministrazione scolastica a garantire il supporto per il numero di ore programmato, senza lasciare ad essa il potere discrezionale di ridurne l’entità in base alle risorse disponibili». Per questo motivo, secondo il giudice, la riduzione del numero delle ore di sostegno si è tradotta in una «discriminazione indiretta» che non poteva essere giustificata con «la carenza di personale».

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