Scuola

Presidi in comproprietà, a settembre sarà record

Ai 1.500 posti vacanti si aggiungeranno 450 pensionamenti: quasi duemila scuole su un totale di 8.281, il 23 per cento, non avranno una guida stabile

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ROMA - A settembre, sarà record di scuole col preside in condominio. Gli oltre 450 pensionamenti richiesti dai dirigenti scolastici attualmente in servizio a decorrere dal prossimo primo settembre si aggiungeranno infatti ai quasi mille e 500 scranni già vacanti quest'anno. E aggraveranno una situazione già al limite della sostenibilità in diverse regioni.

Qualche giorno fa i sindacati - Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals-Confsal - del Friuli Venezia Giulia hanno manifestato tutta la loro preoccupazione per un primato tutt'altro che lusinghiero: il prossimo anno, quasi il 40 per cento di scuole friulane saranno senza capo d'istituto. Un dettaglio che porterà le scuole di questa regione con i presidi costretti a fare la spola tra due istituti all'80 per cento. Perché nelle scuole senza nocchiero il ministero dal 2011 nomina un reggente che per tutto l'anno deve sobbarcarsi l'onere di gestire, oltre al proprio istituto, anche quello assegnato dal Miur. 

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Quella delle poltrone di dirigente scolastico scoperte è una situazione che sta assumendo proporzioni patologiche, dovute soprattutto al mancato turn-over per un concorso che ormai tarda dal 2011. Nell'anno che volge al termine, in Emilia Romagna sono state conferite 163 reggenze su 542 istituzioni scolastiche autonome. Basta fare due conti per comprendere che il 31 per cento di poltrone libere significa il 62 per cento di scuole col preside in condominio. Cui occorrerà sommare i pensionamenti che scatteranno fra tre mesi.

Stessa situazione in Friuli Venezia Giulia, Liguria e in misura inferiore (il 28 per cento di presidenze vuote nel 2016/2017) in Piemonte. Secondo gli ultimi conteggi, i dirigenti scolastici che lasceranno l'incarico a settembre saranno un numero che oscilla tra le 427 (fonte ministeriale) e le 457 (fonte sindacale) unità. Un numero che si aggiunge alle 1.481 presidenze scoperte già quest'anno, di cui solo 334 relative a scuole sottodimensionate: con meno di 600 alunni o 400 se in comuni di montagna o in piccole isole. In totale saranno circa mille e 900 le scuole senza una guida stabile su un totale di 8.281: il 23 per cento.

E dal prossimo mese di settembre quasi un preside su due (il 46 per cento) dovrà accollarsi la reggenza. Un incarico che in alcuni casi assume contorni grotteschi, come avviene in Lombardia alla preside Paola Bellini che nel 2016/2017 ha gestito, oltre alla propria, una scuola in reggenza facendo la spola tra 21 plessi in due province: Cremona e Brescia.

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Una emergenza, quella dei presidi in condominio, che si aggiunge a quella dei segretari amministrativi (Dsga, i Direttori dei servizi amministrativi). L'Anief dà notizia che a settembre saranno 1.667 i posti vacanti. "In alcune Regioni - tuona il sindacato - la situazione è da allarme rosso: in Lombardia dal primo settembre saranno vacanti ben 416 posti di Dsga su 1.132 scuole totali": il 37 per cento.

"In questi casi - spiegano dall'Anief - la delicata gestione organizzativa, amministrativa e contabile delle scuole autonome viene affidata in reggenza oppure ad assistenti amministrativi che, in cambio di indennità ridicole, si devono prendere responsabilità enormi".
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