Finanza

Scuola, assunzioni 2017 limitate ai docenti della secondaria

Esclusi gli idonei dell’ultimo concorso per primaria e infanzia. Il sindacato della scuola Anief ricorre al Tar
Pubblicato il 19/06/2017
Ultima modifica il 19/06/2017 alle ore 18:14
Teleborsa
Il via libera all'assunzione, con effetto dal 1° settembre 2017, è stato incredibilmente limitato ai docenti della scuola secondaria: tutti i maestri risultati idonei alle prove concorsuali per la scuola dell’infanzia e primaria, sempre oltre il 10 per cento dei posti indicati inizialmente da assegnare, rimangono assurdamente esclusi.

Il sindacato della scuola, Anief reputa questa decisione "incomprensibile". A tale scopo, il giovane sindacato ha deciso di far partire da subito le procedure per ricorrere e per proseguire la battaglia in tribunale (scadenza adesioni il prossimo 8 luglio).

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “l'utilizzo il più possibile integrale delle graduatorie regionali dei docenti della scuola primaria e infanzia ai fini dell'immissione in ruolo è una procedura che porterebbe solo vantaggi. Prima di tutto, perché cancellerebbe la chiara discriminazione posta in essere a discapito di questa particolare categoria d'insegnanti, già flagellati da decisioni penalizzanti giunte con la Buona Scuola. Che senso ha superare una selezione ferrea e poi ritrovarsi con un pugno di mosche in mano pur in presenza di posti liberi?”. 

La mancata assunzione degli idonei - continua il sindacalista - penalizzerebbe anche la continuità didattica: il nuovo concorso a cattedra, che dal 2018 tornerà a essere aperto a tutti i laureati, porterà in ruolo i docenti a titolo definitivo non prima del 2022. "Quindi, di ricoprire i posti vacanti non se ne parla nemmeno. Se si lasceranno fuori anche gli idonei dell’ultimo concorso, gli spazi non assegnati di organico non potranno che aumentare a dismisura".

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