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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 119

Docente di spagnolo condannata alla precarietà

Posted by fidest press agency su mercoledì, 21 giugno 2017

tribunale-milanoIl giudice condanna il Miur per discriminazione e sfruttamento del lavoro a tempo determinato: il ricorso Anief, proposto a tutela dei diritti della prof supplente, rivendicava l’illegittimità del lungo periodo di precariato, cui continua a essere costretta senza il minimo riconoscimento della lunga esperienza maturata in cattedra per insegnare nella scuola media. La sentenza è importante, perché sancisce il diritto a percepire anche da precari, oltre al risarcimento, uno stipendio calcolato sugli anni di servizio svolti. Rimane l’amarezza: in un mondo sempre più globalizzato e aperto alle lingue, perché un docente deve attendere così tanti anni per poter sottoscrivere il contratto a tempo indeterminato pur essendo da tempo nelle graduatorie pre-ruolo? A tal proposito, il sindacato ricorda il paradosso della classe di concorso A023, ‘Lingua italiana per discenti di lingua straniera’, introdotta con le nuove classi concorsuali e per la quale sono stati decretati centinaia di vincitori nell’ultima selezione nazionale del 2016 proprio per soddisfare precise finalità di insegnamento: per il Miur la disciplina rimane un oggetto misterioso. Anief ha promosso specifici ricorsi per la tutela dei lavoratori precari: è ancora possibile aderire per ottenere il giusto riconoscimento professionale.Marcello Pacifico (Anief-Cisal): i diritti dei precari non possono essere calpestati. Il Miur agisce, ancora oggi, in aperto contrasto con la normativa comunitaria continuando a reiterare contratti a tempo determinato su posti vacanti e negando al personale con contratto a termine il diritto alle progressioni stipendiali. Il nostro impegno è quello di continuare a tutelare i loro diritti e a pretendere dall’Amministrazione rispetto per quei lavoratori della scuola che ogni anno permettono il regolare svolgimento delle attività didattiche.

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