Facebook Pixel
Milano 30-apr
33.746,66 0,00%
Nasdaq 17:58
17.311,23 -0,74%
Dow Jones 17:58
37.925,3 +0,29%
Londra 17:35
8.121,24 -0,28%
Francoforte 30-apr
17.932,17 0,00%

Scuola: precari penalizzati, Tribunale Trento rinvia normativa italiana a Corte UE

Economia
Scuola: precari penalizzati, Tribunale Trento rinvia normativa italiana a Corte UE
(Teleborsa) - Accertare se ricorra una ragione oggettiva idonea a giustificare un diverso trattamento tra lavoratore a tempo indeterminato e lavoratore a tempo determinato: è la richiesta-chiave formulata dal Tribunale di Trento nel rinviare la normativa italiana alla Corte di Giustizia europea, poiché "il nostro Stato continua a effettuare un conteggio parziale delle supplenze svolte nelle ricostruzioni di carriera che vanno a determinare lo stipendio a regime del dipendente assunto in ruolo".

Contro il diritto dell’Unione Europea sarebbe, infatti, il cosiddetto "raffreddamento", denunciato dai legali del sindacato della scuola, Anief, che riduce la valutazione di un terzo del servizio preruolo svolto dopo i primi quattro anni di servizio.

Il giovane sindacato punta anche l’indice sul contratto collettivo nazionale, sottoscritto dai sindacati rappresentativi, e sul Testo Unico della Scuola. In caso di assenso dei giudici transnazionali, "saranno a rischio un milione di contratti del comparto scuola, i quali potranno essere impugnati entro dieci anni e disporre risarcimenti a cinque zeri".

Alla luce di questa ordinanza e dopo le recenti vittorie nelle Corti di Appello, l’Anief rimette a disposizione il modello di diffida da inviare all’USR di competenza.

"Sono sempre più evidenti i dubbi dei nostri tribunali sul trattamento dei precari, perché in aperto contrasto con la normativa comunitaria - commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - Non solo si continuano a reiterare contratti a tempo determinato su posti vacanti, negando al personale con contratto a termine il diritto alle progressioni stipendiali: si vuole perpetrare la discriminazione, anche quando questo personale, docente e Ata, viene immesso in ruolo. Noi non ci stiamo e per questo motivo continuiamo a promuovere specifici ricorsi per la tutela dei lavoratori precari" - aggiunge il sindacalista.
Condividi
```