Rinnovo contratto statali: aumento stipendio, ecco i fattori determinanti

Pubblicato il 30 Ottobre 2017 alle 09:59 Autore: Daniele Sforza
Rinnovo contratto statali, aumento stipendio: quali parametri?

Rinnovo contratto statali: aumento stipendio, ecco i fattori determinanti.

Segnate questa data sul calendario: mercoledì 8 novembre. Per quel giorno l’Aran ha convocato i sindacati al fine di aprire le trattative sul rinnovo contratto statali. Si discuterà quindi del nuovo contratto, delle norme e dell’aumento stipendio. Sotto quest’ultimo aspetto si cercherà di capire quali saranno i fattori determinanti che porteranno il pubblico impiego ad avere gli aumenti. Soprattutto per quanto riguarda il comparto scolastico, a oggi il più agitato e in via di mobilitazione, stando agli ultimi comunicati di Anief e del collettivo Professione Insegnante. Tuttavia, non è con la scuola che si inizierà, ma dalla Pubblica amministrazione centrale. Poi toccherà alla Sanità e infine alla Scuola.

Rinnovo contratto statali, aumento stipendio: quali parametri?

Dai 30 ai 50 euro netti. Nulla più. Troppo poche le risorse. E troppo pochi gli sforzi del governo per far sì che i sindacati e le parti interessate siano contente. In prima linea è sempre Marcello Pacifico, presidente Anief, che mettendosi a fare i conti dipinge un quadro piuttosto desolante per il personale scolastico. “Il confronto della parte pubblica con i sindacati servirà solo a ratificare l’accordo del 30 novembre scorso, adottando dei parametri che faranno oscillare avanti e indietro quell’aumento in busta paga. Alcuni lavoratori della scuola potranno così contare su cifre vicine ai 100 euro e altri si fermeranno a 60 euro”.

Cifre, tuttavia, che Pacifico precisa essere lorde. Con il risultato che gli incrementi netti oscilleranno tra i 30 e i 50 euro. “Gli incontri che si svolgeranno nei prossimi mesi saranno utili a capire quali parametri adottare per far pendere la bilancia da una o dall’altra parte. Saranno favoriti gli stipendi più esigui o il merito professionale? Oppure la minore anzianità di servizio?”

Rinnovo contratto statali, aumento stipendio: Anief promette ricorso

Pacifico continua la linea dura ribadendo come gli aumenti previsti non basteranno a bilanciare lo stipendio del personale scolastico a quello dei colleghi europei e al tasso d’inflazione salito negli ultimi anni del 15%. Per il presidente Anief, inoltre, i conti non quadrano. Numeri alla mano, si parla di 85 euro medi lordi moltiplicati per 39 mesi, e distribuiti a 1,1 milione di dipendenti del comparto Scuola. Quindi, 3,6 miliardi, che non corrispondono agli 1,3 miliardi finanziati dal Governo. Inoltre Pacifico precisa che i 2,3 miliardi di euro mancanti non sembrano essere previsti con le Leggi di Bilancio degli scorsi anni. Infine, “ci saranno altri 2 milioni di dipendenti pubblici a cui dover assegnare lo stesso aumento stipendio”.

Non ci saranno aumenti distribuiti a pioggia. È questo il ritornello ripetuto spesso dal governo nelle ultime settimane. E su questa lunghezza d’onda, il commento di Pacifico è piuttosto un’analisi. “L’unica soluzione è assegnare gli aumenti decisi con la Funzione Pubblica solo a una parte di dipendenti pubblici. In questo modo riescono a far quadrare i conti, pur avendo la coperta corta”. Per questo motivo, l’invito del presidente Anief è sempre lo stesso: presentare ricorso con il giovane sindacato al fine di recuperare il 7% dello stipendio che manca da settembre 2015. L’obiettivo è quello di ancorare lo stipendio “al 50% dell’aumento del costo della vita”.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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