Finanza

Scuola, alunni accompagnati all'uscita: bisognerebbe intervenire in Consiglio d’Istituto

Sul tema ha provato a fare chiarezza il presidente Anief Marcello Pacifico, secondo cui “la responsabilità dei giovani, una volta usciti dal perimetro scolastico, non può essere additata ancora agli insegnanti, al personale Ata o al dirigente scolastico”
Pubblicato il 02/11/2017
Ultima modifica il 02/11/2017 alle ore 16:50
Teleborsa
La sentenza della Cassazione Civile, Sezione III, n. 21593 del 19 settembre scorso ha sollevato un vespaio di polemiche sul problema dei minori di 14 anni che vanno a casa da soli dopo l'uscita da scuola.

Sul tema ha provato a fare chiarezza il presidente Anief Marcello Pacifico, secondo cui “la responsabilità dei giovani, una volta usciti dal perimetro scolastico, non può essere additata ancora agli insegnanti, al personale Ata o al dirigente scolastico”. Il sindacalista autonomo ha ricordato che “proprio perché la scuola ha il dovere di assolvere al compito della sorveglianza viene da sé che l’impegno e la responsabilità che la scuola ha nei confronti dei suoi alunni non può sforare il tempo scuola. Su questo il Miur dovrebbe essere chiaro invece di mandare inviti alle famiglie perché si organizzino affinché vi sia sempre un adulto all'uscita da scuola, un genitore o uno dei nonni o comunque un adulto fidato che li prenda per mano”. 

"Quello che veramente serve - ha aggiunto Pacifico - è approvare una norma che intervenga a supporto dei regolamenti di istituto: quindi, esortiamo la Ministra e il Partito Democratico ad elaborare un provvedimento più efficace del testo presentato, oltre a trovare maggiori risorse per le scuole".

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