Le ultime novità relative ai concorsi della Scuola non riguardano i docenti ma i dirigenti scolastici. Dopo il no al Senato della Repubblica sono diversi gli emendamenti alla legge di Bilancio 2018 sui concorsi per dirigenti scolastici che sono stati ammessi durante l'esame in commissione Bilancio alla Camera dei Deputati. Le proposte di modifica alla manovra economica e finanziaria in corso d'esame a Montecitorio sono di diversi gruppi parlamentari, sia di maggioranza che di opposizione, così come quelli relativi al capitolo Pensioni. Gli emendamenti, infatti, porta la firma di deputati del Partito democratico e di Forza Italia, di Liberi e uguali e di Fratelli d'Italia, di Alternativa Popolare e Direzione Italia, Fratelli d'Italia.

Concorso per dirigente scolastico, novità sulla scuola in legge di Bilancio

In un primo momento ritenuti inammissibili durante l'esame della legge di Bilancio 2018 a Palazzo Madama - così come quelli che puntaavano a modifiche della fase due della riforma pensioni - gli emendamenti si pongono puntano a raggiungere l'obiettivo della proroga dei termini di scadenza per la partecipazioni ai corsi intensivi di formazione per l'accesso al ruolo per quelli che hanno dei contenziosi in corso. Ma non solo. Altri emendamenti prevedono l'assunzione delle persone che hanno già svolto e superato la proba scritta dopo il rinnovo in Sicilia del concorso del 2004. Inoltre, tra le varie proposte presentate dai gruppi parlamentari in materia di dirigenti scolastici, la prosecuzione delle graduatorie frutto della prova concorsuale del 2011.

Scuola, l'allarme dell'Anief: stipendi personale scolastico sempre più giù

Intanto, a proposito di scuola, l'Anief lancia l'allarme sugli stipendi del personale scolastico. "Gli stipendi del personale - si legge in un comunicato stampa - sempre più giù". I dati non sono per niente rassicuranti per i docenti i cui stipendi sono tra gli ultimi della classifica degli stipendi degli impiegati pubblici di altri settori della Pa.

"Da 30mila a 28mila euro annui anche - prosegue l'Anief - per colpa dei sindacati maggiori che ora protestano - sottolinea - fuori tempo massimo". Critiche al Governo Gentiloni, dunque per il "deprecabile decremento stipendiale, che - si legge nella nota - ha fatto sprofondare la scuola ancora di più - evidenzia l'Anief criticando l'esecutivo ma anche i sindacati - in fondo alla classifica dei compensi annui della Pubblica amministrazione, una bella fetta di colpa - conclude l'Anief - anche di quei sindacati di comparto".