Finanza

Scuola, rinnovo del contratto: altro che 85 euro l'aumento doveva essere di 270 euro

"La categoria non andava svilita, accettando incrementi di stipendio ridicoli", ha dichiarato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief
Pubblicato il 19/12/2017
Ultima modifica il 19/12/2017 alle ore 16:57
Teleborsa
"Altro che 85 euro! Per avere un rinnovo contrattuale utile al recupero dell’inflazione e aumenti equi occorrono 270 euro: la metà coprono la mancata assegnazione dell’indennità di vacanza contrattuale, gli altri 135 euro sono quelli da garantire in proporzione all'inadeguatezza dei compensi, fermi dal 2009, oggi assegnati ai nostri docenti e Ata. Che senso ha condurre una battaglia per ottenere nemmeno un terzo di quanto dovuto?". A chiederlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, dopo che anche i sindacati maggiori si sono accorti che non vi è nemmeno la copertura - mancano ancora 300 milioni - per assicurare l’incremento di 85 euro medio mensile lordo a tutti i dipendenti della scuola.

"La categoria non andava svilita, accettando incrementi di stipendio ridicoli, per poi rivendicare maggiori risorse, a Legge di Stabilità praticamente chiusa - ha proseguito Pacifico - . Per non parlare degli arretrati: 2.654 euro, comprensivi delle quattro mensilità di fine 2015 indicate dalla Consulta ma ignorate dalla parte pubblica, che vorrebbe archiviare la ‘pratica’ cavandosela con qualche centinaia di euro. Sono elementi che andavano difesi prima: ora è troppo tardi per recuperarli con gli appelli a Governo e Parlamento. L'unica strada che rimane da percorrere è andare dal giudice".
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