(Teleborsa) - Il
Consiglio di Stato smentisce se stesso e boccia l’inserimento dei docenti precari con diploma magistrale nelle
Graduatorie ad Esaurimento: la sentenza definitiva, pubblicata oggi 20 dicembre, arriva dopo ben cinque espressioni di tenore opposte ottenute dal sindacato della scuola
Anief ed emanate dallo stesso organo giudicante che dava piena ragione a oltre duemila ricorrenti e giunge l’inatteso dietrofront su tutta la linea. Critico il sindacato della scuola
Anief che ritiene che si sia prodotta una brutta pagina nella giurisprudenza italiana.
Gli oltre duemila docenti destinatari delle sentenze favorevoli passate in giudicato emanate dal Consiglio di Stato e da alcuni tribunali del Lavoro nel corso di questi anni, inoltre, non saranno toccati da quanto deciso dall'Adunanza Plenaria: p
er loro il diritto è consolidato e non potranno essere cancellati dalle GaE; questo è un altro paradosso generato dal Consiglio di Stato con la sentenza di oggi.
"Le pressioni politiche e dell'opinione pubblica hanno colpito nel segno. Noi però non demordiamo: la soluzione arriverà dall'Europa, sarà la
CEDU a darci ragione e a decretare il giusto diritto alla stabilizzazione di questi docenti.
Perché non esistono abilitati di serie A o di serie B e noi chiederemo a gran voce anche una soluzione legislativa che sani le illegittimità perpetrate nei loro confronti". chiosa
Marcello Pacifico Presidente
Anief. "I docenti con diploma magistrale continueranno poi ad essere chiamati dalla seconda fascia delle graduatorie d'istituto come docenti abilitati e a rivendicare il loro giusto diritto all'immissione in ruolo dopo tanti anni di lavoro al servizio del Ministero dell'Istruzione. Il Miur, infine, dovrà rispondere presso i tribunali del lavoro per illegittima reiterazione di contratti a termine oltre i 36 mesi di servizio stipulati su posti vacanti con docenti cui è stato precluso l'accesso alle immissioni in ruolo tramite
GaE e dovrà risarcirli del grave danno che stanno subendo da anni", conclude
Pacifico.