Finanza

Scuola, ennesima fumata nera sui contratti: se ne parla nel 2018

Pubblicato il 22/12/2017
Ultima modifica il 22/12/2017 alle ore 18:37
Teleborsa
Sul rinnovo contrattuale del comparto scuola si registra l’ennesima fumata nera: anche l’ultimo incontro tra sindacati e parte pubblica, stavolta con il sottosegretario all’Istruzione Vito De Filippo, è stato del tutto inconcludente. I sindacati maggiori, scrive oggi Orizzonte Scuola, hanno ammesso “che le richieste portate avanti non hanno ancora trovato una soluzione”. Ma non poteva andare diversamente, visto che gli 85 euro, promessi dalla Funzione Pubblica più di un anno fa, il? 30 novembre 2016, solo per la Scuola continuano a non avere le necessarie coperture economiche e si rimane praticamente fermi a 70 euro medi.

Siamo fermi, di fatto, all'impegno dei vertici ministeriali di avviare al più presto la trattativa all’Aran, a ridosso dell’approvazione, nelle prossime ore, della Legge di Stabilità. Difficilmente, però, la trattativa potrà decollare nel corso delle vacanze natalizie e di fine anno. Pertanto la “pratica” del rinnovo contrattuale del comparto scolastico è destinata ad entrare nel vivo solo nel 2018.

"Continua a stupirci questo modo di condurre le relazioni – afferma Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché da una parte abbiamo la Ministra dell’Istruzione che continua a parlare di valorizzazione del personale docente attraverso stipendi finalmente adeguati, ma dall’altra i suoi emissari trattano con i rappresentanti dei lavoratori della scuola con somme bloccate e senza possibilità di incremento. La logica dice che a queste condizioni dei sindacati che operano per la tutela dei lavoratori dovrebbero rifiutare la proposta. Invece le cose non stanno così".

“Un rinnovo contrattuale sufficientemente decente – continua Pacifico - dovrebbe prevedere almeno il recupero dell’inflazione e aumenti equi. Dai nostri calcoli, si tratta perlomeno di  270 euro: la metà riguarderebbe la mancata assegnazione dell’indennità di vacanza contrattuale, mentre gli altri 135 euro servirebbero finalmente a far lievitare i compensi fermi dal 2009. Perché non si è mai visto un rinnovo stipendiale, dopo nove anni di fermo, senza un effettivo aumento".
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