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Nasce il Coordinamento dei diplomati magistrali riminesi. Le rivendicazioni

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di Redazione   
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ven 5 gen 2018 19:30 ~ ultimo agg. 19:32
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Mercoledì si è tenuta presso la Casa della pace di Rimini un’affollata assemblea di insegnanti con diploma magistrale per confrontarsi e decidere iniziative a sostegno della vertenza che coinvolge tutte le scuole d’Italia e quindi anche Rimini.

“La vicenda è ormai nota – spiega una nota del neonato Coordinamento riminese dei diplomati magistrali – Quando sono state chiuse le graduatorie provinciali e trasformate in graduatorie ad esaurimento (Gae), ai diplomati magistrali è stato impedito l’accesso da parte del Ministero dell’Istruzione (Miur), che non li riconosceva più come abilitati. Il Ministero è dunque intervenuto su diritti acquisiti. Da ciò ne è scaturita una lunga battaglia legale che ha ripristinato il valore abilitante del diploma e affermato che il Miur ha commesso un abuso di potere a non riconoscere l’abilitazione (Consiglio di Stato). Dopo altri ricorsi, 50.000 diplomati magistrali sono entrati nelle Gae e oltre 6.000 sono anche entrati in ruolo (Consiglio di Stato e giudici del lavoro). Da notare che il Miur ha fatto accedere nelle Gae anche diplomati magistrali di altri Paesi dell’Unione Europea.

Sempre il Consiglio di Stato, nell’Adunanza Plenaria del 15 novembre (resa pubblica il 20 dicembre), presieduta da Pajno e Patroni Griffi (entrambi ex sottosegretari del centrosinistra e quest’ultimo anche ministro) e convocata senza che ci fosse un conflitto di giudicato tra le sue sezioni, ha fatto una radicale inversione di rotta, sconfessando ciò che aveva sempre deciso (7 sentenze positive per i diplomati).

Il risultato, se non fosse drammatico per le conseguenze sui lavoratori e sulla scuola, assumerebbe l’aspetto prevalente del grottesco e del comico. Circa 50.000 insegnanti saranno licenziati appena arriveranno i giudizi di merito dei tribunali amministrativi.

La questione non riguarda il dibattito tra laurea e diploma, come spesso viene sollevato per fare un po’ di confusione, ma la lesione dei diritti di insegnanti che operano da anni nella scuola e di aspiranti insegnanti cui è stato ingiustamente e lungamente negato il diritto all’insegnamento. Lo Stato prima dà con le leggi, poi toglie sconfessando le sue leggi. Tutti gli addetti ai lavori, osservatori e sindacati hanno definito la sentenza inaspettata e incredibile.

Durante l’Assemblea del 3 gennaio di Rimini, gli insegnanti intervenuti hanno deciso di lottare contro questa ingiustizia ed hanno costituito un Coordinamento provinciale di diplomati magistrali (gruppo facebook “Coordinamento Diplomati magistrali Rimini”). La prima azione decisa è la piena adesione allo sciopero generale della scuola di lunedì 8 gennaio indetto dai sindacati Saese, Cub e Anief.

La decisione di scioperare per salvare il posto di lavoro e la continuità didattica nelle scuole, si è resa ancora più necessaria dopo l’inconcludente riunione di ieri tra le principali sigle sindacali (cgil-cisl-uil-snals-gilda) e il Miur. Il verbale dell’incontro è pubblico, non contiene decisioni, non affronta i punti di diritto rivendicati dai diplomati magistrali”.

Gli insegnanti riminesi parteciperanno a tutte le manifestazioni in programma: a Roma davanti al Miur, a Bologna davanti al Provveditorato regionale, a Rimini davanti al Provveditorato di Corso d’Augusto. I presidi di Bologna e di Rimini si svolgeranno dalle 9 alle 13 di lunedì 8 gennaio.