Sciopero maestre lunedì 8 gennaio: a rischio lezioni per 3,5 mln di alunni dai 3 ai 10 anni

di redazione Blitz
Pubblicato il 7 Gennaio 2018 - 16:19 OLTRE 6 MESI FA
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Foto Ansa

ROMA – Gli alunni italiani della materna e primaria, domani, lunedì 8 gennaio, probabilmente non potranno tornare in classe dopo la pausa natalizia. Colpa di uno sciopero indetto dall’Anief, uno dei primi sindacati a sostenere la protesta dei diplomati magistrali. A rischio sono circa 3 milioni e mezzo di piccoli alunni.

Il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, spiega: “Domani record di adesioni per il primo sciopero dell’anno, che nello specifico riguarda i diplomati delle magistrali. Tra poche ore le famiglie italiane si accorgeranno cosa vuol dire perdere il maestro del proprio figlio, dopo diversi anni, per colpa di una sentenza che non doveva neanche essere pronunciata, vista l’assenza di un conflitto di giudicato per una categoria, composta appunto dai docenti della scuola dell’infanzia e primaria, che è stato volutamente dimenticato dal Governo e dal Parlamento, anche con l’esclusione dal piano straordinario di assunzioni come dal nuovo sistema di formazione e reclutamento”.

Nello specifico la protesa di domani è stata organizzata a seguito della sentenza prenatalizia dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato che ha messo fuori dalle GaE i docenti con diploma magistrale, “condannandoli – secondo l’Anief – alla precarietà”.

Lunedì 8 gennaio, quindi maestre e maestri incroceranno le braccia, molti di loro raggiungeranno il Ministero dell’Istruzione a Roma per partecipare alla manifestazione indetta tra glia ltri dall’Anief tra le ore 9 e le 13. Sono previsti anche sit-in davanti gli Uffici Scolastici Regionali di Torino, Milano, Bologna, Palermo, Cagliari, Catanzaro e Bari.

La richiesta del sindacato è quella di confermare nei ruoli dello Stato i 6mila neoassunti con riserva che hanno superato o stanno superando l’anno di prova e assumere i 44mila colleghi inseriti con riserva nelle GaE, i quali da molti anni insegnano ormai nelle nostre scuole.