Oltre 500 insegnanti delle scuole d'infanzia ed elementari di Torino e provincia stanno manifestando dalle 9 di questa mattina, 8 gennaio, davanti alla sede dell'Ufficio Scolastico Regionale di corso Vittorio Emanuele II. Il sit-in proseguirà fino alle 13, dopo un incontro tra una delegazione dei sindacati e il direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale Fabrizio Manca.

A organizzare la protesta sono stati i sindacati Cub, Anief e Cobas, in seguito all'ultima sentenza del Consiglio di Stato che mette a rischio il futuro di 50 mila insegnanti in Italia, e oltre 1400 tra Torino e provincia. Sono maestre e maestri della scuola d'infanzia e primaria con un diploma magistrale conseguito prima del 2001/2002, quando l'ingresso nelle graduatorie ad esaurimento era abilitante con questo titolo di studio. Negli anni scorsi sono stati assunti in ruolo con riserva (in attesa della sentenza) o come supplenti. E adesso rischiano di perdere il posto per tornare a essere precari, o di non poter essere inseriti nelle graduatorie ad esaurimento (gae) ma solo in quelle d'istituto, cioè a chiamata diretta della scuola. Gli insegnanti si sentono così beffati da una sentenza che arriva dopo altre 7, con esito invece positivo. «Chiediamo al governo di trovare una soluzione politica. E' una situazione assurda che si trascina da troppo tempo», dice Natale Alfonso, coordinatore provinciale della Cub.

Davanti all'Ufficio Scolastico Regionale ci sono alcuni dei 1400 docenti, e altri colleghi che manifestano per solidarietà. Luisella Schifino, 49 anni, per esempio, è stata assunta in ruolo con riserva e insegna dal 2004 alle elementari: «Per 13 anni per il Miur sono stata idonea all'insegnamento - dice - e adesso improvvisamente non lo sono più, nonostante i miei due master in psicologia». Caterina Fuoco, 51 anni e con un diploma di scuola magistrale, lavora alla materna dell'istituto comprensivo di Rivarolo: «Sarei dovuta essere assunta in ruolo l'anno prossimo - dice - e invece, dopo 18 anni di esperienza, rischio di dover aspettare la chiamata diretta della scuola, e vedermi superare in graduatoria da laureate con poca esperienza. E' un'assurdità». Il traffico in corso Vittorio intanto è chiuso da stamattina, e in base ai dati raccolti dai sindacati oggi quasi una ventina di scuole elementari sono chiuse a Torino a causa dello sciopero delle maestre. In altri plessi le lezioni sono invece cominciate a singhiozzi, con lezioni sospese o a orario ridotto.

I commenti dei lettori