Scuola, sciopero delle maestre. Manifestazioni e disagi da Nord a Sud
L'astensione coinvolge in particolare la scuola materna statale e la primaria
E' il giorno dello sciopero delle maestre in tutta Italia. Con una manifestazione in viale Trastevere, al ministero dell'Istruzione, stamattina sino alle 13, e proteste davanti agli uffici scolastici regionali a Bologna, Torino, Milano, Bologna, Palermo, Cagliari, Catanzaro e Bari.
L'astensione coinvolge in particolare la scuola materna statale e la primaria e riguarda la vicenda delle maestre con il diploma magistrale - circa seimila in questa situazione – assunte con riserva e che, dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato in adunanza plenaria, devono tornare a fare le supplenti. Ma sono 43.600 i diplomati magistrali depennati dai giudici dalle graduatorie ad esaurimento, il canale per arrivare a una cattedra di ruolo. Insomma, la vicenda coinvolge migliaia di insegnanti: si stima il 30% delle adesioni allo sciopero. E comunque ci saranno disagi nelle scuole, alla ripresa dopo la pausa natalizia. A indirlo è stato il sindacato Saese, con Anief e Cub e altre sigle minori. I Cobas partecipano. Solidale con le maestre il segretario della Lega Matteo Salvini: "La riforma della scuola sarà una priorità del nostro governo".
"Ci sarà un record di adesioni per il primo sciopero dell'anno, che nello specifico riguarda i diplomati delle magistrali – spiega Marcello Pacifico, voce di Anief - le famiglie si accorgeranno cosa vuol dire perdere il maestro del proprio figlio, dopo diversi anni, per colpa di una sentenza che non doveva neanche essere pronunciata". "Molti e molte di loro hanno avuto nomine annuali dalle Gae, in diversi sono già stati immessi in ruolo, e ora, oltre alla perdita del posto di lavoro, rischiano di ritrovarsi improvvisamente reinseriti in seconda fascia o, secondo un'interpretazione ancora più penalizzante della sentenza, addirittura in terza fascia" sostiene Cobas scuola Sardegna. "I disagi saranno cocnentrati in tutte le regioni del Nord e del centro Italia, l'adesione prevista è molto buona", il parere di Giulia Bernardi del Cub scuola.