Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Scuola: 300 in piazza a Cagliari

Scuola: 300 in piazza a Cagliari

"Chiediamo subito la riapertura delle graduatorie"

CAGLIARI, 08 gennaio 2018, 17:13

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il futuro per loro è diventato nero dopo l'ultima sentenza del Consiglio di Stato: gli insegnanti di primaria e infanzia rischiano di rimanere senza ruolo e senza il posto nelle graduatorie a distanza. Oggi sciopero e manifestazione in piazza, domani a scuola: certezze sino a giugno poi, se non cambia qualcosa, si riparte dalle ultime fasce del precariato.

In Sardegna una situazione che coinvolge oltre un migliaio di docenti: 300 sono da questa mattina in piazza Galilei davanti alla sede dell'Ufficio scolastico regionale con striscioni, manifesti e magliette nere. Una delegazione di insegnanti sarde è invece volata a Roma per la grande manifestazione nazionale. "Chiediamo subito la riapertura delle graduatorie ad esaurimento con un provvedimento d'urgenza - spiega all'ANSA Maria Cristina Cossu, docente alle elementari di via Cimabue a Quartu - lotteremo sino alla fine".

A Cagliari questa mattina sono arrivati insegnanti da tutta la Sardegna. Molto rumoroso e determinato il gruppo arrivato da Alghero e Sassari. "Serve subito una soluzione politica - ha detto nel comizio in piazza Gianmauro Nonnis, segretario regionale dell'Anief - e questo è il momento giusto. Non è possibile mantenere questa situazione: a scuola, in queste condizioni, sarà il caos". Buona l'adesione allo sciopero - spiegano i Cobas con il segretario regionale Nicola Giua - soprattutto nelle scuole dell'Infanzia e alle primarie.

"Ma - spiega il rappresentante della sigla sindacale - hanno aderito anche tanti docenti delle medie e delle superiori. Il problema è politico: non possiamo più tollerare che i diritti dei lavoratori vengano deciso dentro le aule di un tribunale". Anche per i Cobas non ci sono alternative: "Basterebbe - si legge in un volantino - un semplice decreto per risolvere la situazione che, se non sanata, oltre a licenziare migliaia di insegnanti, rischia di paralizzare la scuola dell'infanzia e primaria".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza