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Diplomati magistrale, Pacifico a Ministro Fedeli: "Ristabilire principio di diritto, facendo incontrare domanda e offerta"

Questa la replica del presidente nazionale Anief alle dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione

(Teleborsa) - "È inutile attendere il parere dell'Avvocatura di Stato su come applicare la sentenza del Consiglio di Stato sui diplomati magistrale della scuola: occorre piuttosto ristabilire da subito il principio di diritto, facendo incontrare domanda e offerta, senza compromettere la continuità didattica". Questa la replica di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, alle dichiarazioni di oggi 8 gennaio del Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli che, commentando le forti proteste di piazza, svolte a Roma e in altre sei città, contro la decisione dell’adunanza plenaria e l'alta adesione allo sciopero nazionale con punte del 50%, ha liquidato il problema sostenendo che "appena arriverà la risposta, convocheremo le parti e troveremo le soluzioni più idonee".

Secondo Marcello Pacifico, leader del giovane sindacato, non c'è tempo da perdere: occorre ristabilire da subito il principio di diritto, facendo incontrare domanda e offerta, senza compromettere la continuità didattica.

Laddove i posti sono vacanti e disponibili, nel primo ciclo come alle superiori, bisogna riaprire e scorrere le graduatorie per assumere tutti i precari abilitati, non solo i diplomati magistrale ma anche i laureati in Scienze della formazione primaria, gli specializzati Tfa, Pas: va fatto senza aspettare che entri a regime il nuovo sistema di formazione e reclutamento che peraltro sarà aperto anche ai docenti di ruolo, come indicato dalla Corte Costituzionale. A chi dice che non si può, replichiamo che non ci sarebbe nulla di strano: già in passato, il Parlamento ha aperto le GaE, nel 2008 e nel 2012.

Secondo l’organizzazione sindacale, la strada da percorrere non è quella dei concorsi riservati alla categoria: per questo, oggi 8 gennaio ha depositato un decreto legge urgente, rivolto al Governo, con tutti i riferimenti normativi di sicura valenza costituzionale, attraverso cui nelle more dell'attuazione della nuova formazione iniziale e reclutamento, a seguito della sentenza dell’adunanza plenaria, si riaprano per la terza e ultima volta le graduatorie ad esaurimento per il personale docente abilitato e si confermino nei ruoli i docenti già assunti con riserva. In attesa di una risposta del Governo e delle forze politiche, Anief continua a raccogliere le adesioni per ricorrere gratuitamente alla Cedu, per la disparità di trattamento in atto e la violazione del giudicato, alla Cassazione per annullare la sentenza dell’adunanza plenaria per eccesso di giurisdizione, alla Commissione di petizione del Parlamento Europeo e al Consiglio UE.









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