Bari

Scuola, prof senza laurea esclusi dalle graduatorie: "In Puglia già applicata sentenza Consiglio di Stato"

La protesta dei docenti 
Da Lecce parte la rivolta dei docenti. "Malgrado le rassicurazioni giunte dal Ministero dell'istruzione da Lecce arrivano già disposizioni negative sui nuovi contratti": la denuncia del sindacato
1 minuti di lettura
Diplomati magistrali fuori dalle graduatorie, si parte dalla Puglia. "Malgrado le rassicurazioni giunte dal Ministero dell'istruzione - denuncia il sindacato Anief- dall'Ambito territoriale di Lecce giungono disposizioni negative sui nuovi contratti a tempo determinato da stipulare sino alla fine dell'anno scolastico". Niente convocazione, dunque, per chi è stato inserito con riserva nelle graduatorie a esaurimento.

La protesta di decine di maestre della scuola primaria e dell'infanzia è arrivata a Bari lunedì 8 gennaio, con un sit-in davanti alla sede dell'Ufficio scolastico regionale. Le insegnanti si sono mobilitate contro la decisione del Consiglio di Stato di negare ai maestri precari con diploma magistrale conseguito fino al 2001/02 di essere presenti nelle Gae, come invece era stato stabilito da un'altra sentenza qualche anno fa. Nel frattempo i vecchi diplomati magistrali hanno conquistato supplenze, qualcuno anche il ruolo: secondo le stime dei sindacati si tratterebbe di 3mila precari in Puglia.

All'indomani della protesta, l'Ufficio scolastico di Lecce ha diffuso una nota indirizzata ai dirigenti scolastici, in merito alla convocazione dei maestri precari dell'infanzia che dovranno sottoscrivere un contratto di supplenza sino al prossimo 30 giugno.

"Si fa presente che per gli aspiranti inseriti in Gae con riserva  non si procedera? alla sottoscrizione di proposta di contratto, in ragione della decisione assunta in adunanza plenaria del Consiglio di Stato -sottolinea Marcello Pacifico dell'Anief- Sta accadendo l'esatto contrario di quello che l'amministrazione ha detto, ovvero che fino all'udienza di merito della vicenda giudiziaria nulla sarebbe cambiato".
I commenti dei lettori