"Le ultime novità che provengono dall' Arana non sono confortanti". E' quanto dichiara Marcello Pacifico, presidente del sindacato della scuola Anief, durante un'intervista rilasciata a Teleborsa negli scorsi giorni.
"Dal punto di vista economico si ribadisce quanto già previsto dalla
Legge di Stabilità e quind aumenti contrattuali per il 2018 di €85 che in realtà saranno a lordo/stato per dipendente €40; addirittura una miseria neanche €200 di arretrati complessivamente per il biennio precedente".
"Tutto questo quando questa cifra è ben tre volte lontana dall'aumento del costo della vita e quindi dall'aumento dell'infrazione registrato negli ultimi 10 anni che è l'unico parametro per stabilire se sono giuste le risorse messe in campo per valorizzare una professionalità o sono ingiuste - prosegue il presidente Pacifico - a questo si aggiungono addirittura
voci allarmanti su nuovi carichi in capo alla formazione, in capo all'organizzazione del lavoro, con nuovi corsi obbligatori fuori dall'orario di servizio e anche nuovi compiti che
i docenti e personale ATA dovrebbero svolgere senza corrispettivi economici".
"Un vero e proprio intervento a gamba tesa del governo, da questo punto di vista, senza alcuna contrattazione con i sindacati".
Così prosegue Pacifico specificando che "
Anief invita tutti i sindacati rappresentativi in scadenza di mandato, perché bisogna ricordare che
dal 17 al 19 aprile si vota e per la prima volta un nuovo sindacato ANIEF diventerà rappresentativo, di evitare di firmare un contratto perché appunto la rappresentatività è in scadenza e poi soprattuttorispettare quello che il diritto prevede, che la Costituzione prevede".
Fa saper il presidente del giovane sindacato, che si lavora per il
progresso economico e sociale della nazione, che però "non si può inibire la professionalità e la dignità umana e sociale del personale, quindi chiediamo una
rivisitazione di questa proposta di contratto perché a queste condizioni il contratto
non si può firmare e come prima cosa andremo direttamente in Corte Costituzionale perché si deve sbloccare almeno l'indennità di vacanza contrattuale che è ferma dal 2008".
"