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Contratto scuola, gli aumenti reali sono tra i 37 e i 52 euro

Economia, Welfare
Contratto scuola, gli aumenti reali sono tra i 37 e i 52 euro
(Teleborsa) - Quanto andrà effettivamente in tasca ogni mese in più ai dipendenti del comparto scuola? In base ai calcoli dell’Anief davvero poco.

In termini economici, stando alle tabelle ufficiali del rinnovo del contratto, si prevedono incrementi stipendiali a regime tra gli 85 e i 110 euro. Si tratta, tuttavia, di somme lorde che necessitano di essere decurtate, spiega il sindacato. Qualora si tratti di lordo dipendente, applicando una tassazione media del 35%, la somma che effettivamente il personale della scuola si ritroverà in più in busta paga tra un mese sarà tra i 55 e i 71 euro. Qualora, invece, quelle somme indicate si riferiscano al netto del lordo Stato, quindi da dividere per 1,3838, dunque soggette anche ad altre ritenute fiscali e previdenziali, il discorso cambia. Purtroppo in peggio. Perché, applicando il coefficiente dell’1,3838, si scenderebbe subito a meno di 62 euro e poi, tassando la quota sempre del 35% medio, la cifra finale netta si fermerebbe a 40 euro. Con differenze in base a categorie e fascia di collocazione stipendiale.

"L’aumento massimo effettivo dovrebbe essere di appena 52 euro netti e riguarda i docenti della scuola superiore a fine carriera. Sempre rimanendo nella categoria dei docenti, si scende man mano, fino ad arrivare ad un incremento medio netto di appena 41 euro riguardante i maestri della scuola dell’infanzia neo assunti. Tra il personale Ata le somme sono ancora più modeste e la forbice è ancora più piccola: si va dai 50 euro netti di un Direttore dei servizi generali ed amministrativi a fine carriera, quindi con oltre 35 anni di anzianità, fino ai 37 euro del collaboratore scolastico con una anzianità di servizio inferiore agli otto anni. Comprendiamo che i sindacati rappresentativi potevano fare ben poco dinanzi a degli stanziamenti inadeguati da parte della politica, tuttavia potevano esimersi dal sottoscrivere questo contratto vergognoso e pure di dirsi realizzati per il risultato raggiunto" rileva il Presidente Anief Marcello Pacifico.
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