Lo sciopero di venerdì divide i sindacati
«No al contratto miseria, la scuola deve rialzare la testa: sciopero il 23 febbraio». Cobas, Unicobas, Anief, Associazione professione insegnante a braccia incrociate questo venerdì. Ventiquattr’ore...
«No al contratto miseria, la scuola deve rialzare la testa: sciopero il 23 febbraio». Cobas, Unicobas, Anief, Associazione professione insegnante a braccia incrociate questo venerdì. Ventiquattr’ore prima la protesta sarà targata Anquap, l’associazione di amministrativi e tecnici della scuola. Sindacati divisi, pollice verso sugli aumenti netti di 40 euro medi per gli insegnanti e disservizi annunciati nel pianeta istruzione, comprese le 41 scuole provinciali. La pre intesa sul patto di lavoro, dopo quasi dieci anni di vacanza contrattuale, è stata siglata della triplice confederale Flc-Cgil, Uil, Cisl ma gli autonomi Gilda e Snals non hanno firmato. Nel Friuli Occidentale il contratto è per circa quattromila insegnanti, bidelli, amministrativi, tecnici Ata. «Sarà un referendum sul gradimento del contratto – ha annunciato Mario Bellomo segretario Flc-Cgil -. Via alle assemblea nelle scuole pordenonesi: se i voti contrati al contratto pre-siglato saranno la maggioranza a livello nazionale, ritireremo la firma. Il nuovo contratto – anticipa Bellomo – scadrà il 31 dicembre 2018».
L’aumento medio sullo stipendio sarà di 85 euro lordi mensili da suddividere in tre annualità e saranno in parte ridefiniti i carichi di lavoro dei docenti e Ata. I fondi del merito non saranno distribuiti dai dirigenti scolastici ma in parte contrattati a livello di istituzione scolastica e in parte andranno a finire nello stipendio. Confermati 500 euro per la formazione degli insegnanti nel borsellino elettronico per l’acquisto di computer, tablet e anche corsi di formazione.
«Blocco degli uffici e flashmob a Roma» hanno annunciato per questo giovedì gli Ata dell’Anquap. «Pochi soldi ed enormi carichi di lavoro. Reagiremo – è la promessa dell’Anquap – con il blocco delle segreterie». Ma quanti saranno in effetti disposti a farlo?
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