Rinnovo contratto scuola: pensioni lontane, Anief parla di ‘beffa’

Pubblicato il 16 Marzo 2018 alle 09:11 Autore: Daniele Sforza
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Rinnovo contratto scuola: pensioni lontane, Anief parla di ‘beffa’.

Anief continua a esaminare nel dettaglio il rinnovo contratto scuola; segnalandone problematiche e anomalie, e puntando il dito contro gli aspetti più controversi a cui si è dato l’ok con la firma dei sindacati. Il timore originale era sempre quello relativo alle diseguaglianze di trattamento. In parte compensato dall’aggiunta dell’elemento perequativo che ha favorito le buste paga più basse, ma che di fatto, con “la legge del 3,48%”, va comunque a generare delle disparità. Con il nuovo contratto il primo gradone stipendiale (3-8 anni) è stato infatti annullato per chi è stato assunto a partire dal 2011. Ma il problema è ancora un altro, e riguarda l’allungamento dell’età pensionabile.

Rinnovo contratto scuola: pensioni più lontane

Come riporta Orizzonte Scuola, l’aspetto più sorprendente “è la mancata approvazione di un nuovo gradone stipendiale relativa alla fascia 36-43 anni”. Non sono state adattate le fasce all’allungamento progressivo dell’età pensionabile; quindi, non è stato tenuto conto che l’uscita dal mondo del lavoro, con le ultime riforme e misure, è stata prorogata praticamente di un decennio. Insomma, in poche parole l’ultimo gradone stipendiale è quello che arriva a 35 anni e ciò significa che per l’ultimo decennio, il lavoratore continuerà a prendere le stesse cifre.

Per il presidente Anief Marcello Pacifico, il contratto firmato lede la dignità dei lavoratori. “Per cercare di assegnare anche alla scuola gli 85 euro lordi pattuiti dalle Confederazioni con l’accordo del 30 novembre 2016, la contrattazione ha inventato delle formule; come la cosiddetta perequazione per salvaguardare le buste paga più basse”. Inoltre, “si sono approvate delle norme contrattuali che colpiscono i lavoratori vecchi e giovani; non predisponendo un avanzamento di carriera né per chi è a inizio né per chi è a fine carriera”. E con questo criterio, “si è andati a calpestare il principio della parità retributiva”.

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Rinnovo contratto scuola: Anief fa ricorso

Per tutti questi motivi, non dimenticando neppure il blocco dell’indennità di vacanza contrattuale, Anief ha annunciato di voler cambiare le norme contrattuali. “Appena sarà certificata la rappresentatività dopo le prossime Rsu di metà aprile”. L’obiettivo è anche quello di firmare il nuovo rinnovo contratto scuola, valido per il triennio 2019-2021; visto che quello firmato lo scorso febbraio scadrà il 31 dicembre 2018.

Quindi, per i lavoratori la mancanza dell’ultima fascia di carriera e l’annullamento del primo gradone stipendiale rappresentano una beffa. “Si condannano gli over 60 a percepire lo stesso stipendio fino all’ultimo anno prima di andare in pensione”, insiste Pacifico. In più, “per vedersi riconosciuto un assegno di quiescenza che è destinato a diventare la metà di quanto percepito con l’ultimo stipendio”. Da qui, la possibilità di recuperare il gradone stipendiale per gli assunti dal 2011 tramite un ricorso già presentato dal giovane sindacato.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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