Venerdì si insedia il Parlamento
Scioperano la scuola e la sanità

Il 23 marzo sarà una giornata di scioperi visto che sono stati indette agitazioni da diverse categorie, scuola e sanità in primis.

Cresce l’interesse per lo sciopero della scuola, proclamato dall’Anief e a cui hanno aderito diversi altri sindacati, in programma venerdì prossimo nel giorno dell’insediamento delle Camere con contestuale manifestazione nazionale a Roma.Il presidente di Anief Marcello Pacifico lancia «un appello alle 50 mila maestre con diploma magistrale inserite nelle graduatorie ad esaurimento, parte delle quali già immesse in ruolo con riserva, agli abiliti TFA, PAS, agli Insegnanti Tecnico Pratici e abilitati all’estero, perché aderiscano alla nostra protesta: sono tutti docenti coinvolti nello sbarramento delle GaE, perché la partecipazione alla nuova fase transitoria del reclutamento, prevista dalla riforma contenuta nella Legge 107 del 2015 non risolve il problema del precariato. Basta con gli indugi: bisogna ripartire dal passaggio di tutti i posti oggi in organico di fatto in quello di diritto, oltre che dallo scorrimento del doppio canale delle Graduatorie di merito e a Esaurimento, da cui non può essere più escluso il personale abilitato».

Per quanto riguarda, invece, la sanità l’Asst Papa Giovanni XXIII, in vista dello sciopero indetto da Fsi – Usae, Federazione Sindacati Indipendenti per venerdì 23 marzo - sciopero nazionale del personale del comparto sanità per due ore a inizio turno e sciopero regionale di 24 ore del personale del pubblico impiego - assicura agli utenti l’erogazione delle cure e dei servizi essenziali, ma segnala il rischio di possibili disagi e rallentamenti nelle prestazioni.

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