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Concorso 2012 e 2016, tanti vincitori ma senza cattedre

Economia, Welfare
Concorso 2012 e 2016, tanti vincitori ma senza cattedre
(Teleborsa) - I concorsi pubblici per diventare insegnante si confermano sempre più a rischio inconcludenza.

A lanciare l'allarme è il sindacato della scuola, Anief, che cita la notizia riportata dal quotidiano La Repubblica secondo cui le liste della selezione "scadranno il prossimo anno scolastico" ma, nonostante il boom di pensionamenti, "per quella data sarà quasi impossibile assegnare una cattedra a tutti i vincitori del concorso".

Purtroppo, la situazione paradossale che si sta verificando nel capoluogo siciliano abbraccia anche altre province, soprattutto del Sud Italia dove nel primo anno di vigenza delle graduatorie di merito ci si colloca tra il 9% e il 17% di immissioni in ruolo. Diventano, così, migliaia i candidati docenti, vincitori dell’ultimo concorso a cattedra, a rischiare fortemente di rimanere al palo, senza possibilità di essere assunti a tempo indeterminato, pur avendo regolarmente partecipato e superato le prove, preselettive e selettive, scritte e orali, della faticosa procedura.

Le candidature vincenti mai tradotte in assunzioni si sommano a quanto accaduto a molti diversi altri docenti partecipanti al concorso di quattro anni prima, nel 2012, anche loro reputati dalle commissioni idonei allo svolgimento della professione, salvo poi essere collocati in un enorme “congelatore” in attesa di una immissione in ruolo sempre più improbabile dal compiersi.

"Come Anief – spiega il suo presidente nazionale Marcello Pacificoabbiamo deciso di muoverci ufficialmente. Il nostro sindacato, ha avviato degli appositi ricorsi al giudice del lavoro, in modo da ottenere sia l’assunzione a tempo indeterminato degli ultimi vincitori del concorsone, sia l’immissione in ruolo dei vincitori 2012, a seguito della scadenza del piano triennale di assunzione prevista dall’estensore di un bando che non aveva fatto i calcoli con l’organizzazione di un concorso che ha lasciato molto a desiderare già prima che la procedura partisse ufficialmente".

“Studiando le carte e i regolamenti – continua il sindacalista - abbiamo inoltre reputato il caso di patrocinare i ricorsi anche per gli assunti a tempo indeterminato che hanno optato per una regione differente rispetto a quelle nella quale avevano presentato domanda e svolto il concorso, nonché per i vincitori del concorso 2016, anche alla luce della nuova fase transitoria, che sarebbe dovuta arrivare soltanto dopo l'assunzione di chi aveva vinto precedentemente un concorso pubblico".
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