Il Tirreno

Scuola, mamme furiose tra allerte e scioperi

Scuola, mamme furiose tra allerte e scioperi

Dalla fine di ottobre le lezioni sono saltate più di dieci volte: «I genitori così sono messi in difficoltà»

22 marzo 2018
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CECINA. Ieri scuola chiusa causa maltempo. Domani scuola chiusa causa sciopero. Un ritornello che da ottobre ad oggi è andato intensificandosi e che non è potuto passare inosservato ai genitori degli alunni cecinesi. «Non c’è pace in quest’anno scolastico - dice Daniela Scardaci, madre di un alunno delle scuole elementari Collodi di Marina di Cecina - E noi genitori siamo messi in difficoltà: non tutti hanno la disponibilità dei nonni e chi non ce l’ha è costretto a chiamare una baby-sitter per andare al lavoro, spendendo altri soldi».

Certo gli interessi in gioco sono molti e tutti importanti. C’è l’incolumità pubblica, che ha spinto il sindaco di Cecina Samuele Lippi a emettere martedì l’ordinanza di chiusura di mercoledì 21 marzo delle scuole: scelta su cui non sono mancate le critiche, ma che lo stesso sindaco difende pubblicando sulla sua pagina Facebook i criteri stabiliti dalla Regione che permettono la chiusura degli istituti: tra questi la caduta di rami ed episodi simili legati al vento. Ci sono poi le lotte legate al lavoro e alle condizioni in cui portarlo avanti, di cui si fanno carico i sindacati, dai classici Cgil, Cisl e Uil fino a quelli di categoria, come l’Anief, Saese e Cobas. Ma in questo mix di interessi, ci sono anche quelli dei ragazzi e delle loro famiglie. «I docenti stessi spiegano che sono in difficoltà a portare in fondo i programmi viste le continua interruzioni delle lezioni», continua Scardaci.

Gli scioperi infatti hanno riguardato soprattutto il personale amministrativo e gli ausiliari senza l’adesione degli insegnati, ma questo non ha impedito la sospensione delle lezioni. E ce ne sono stati di episodi: 27 ottobre, 10 e 27 novembre, 15 dicembre, 8 gennaio, 23 febbraio e il prossimo è in agenda per domani, venerdì 23 marzo. Sette scioperi, proclamati da varie sigle, a cui si uniscono tre allerte meteo, da settembre a ieri, e la chiusura di due giorni durante le consultazioni elettorali. «Ce ne sempre una e per le famiglie diventa difficile - conclude la mamma facendosi portavoce di molte altre - Capiamo le esigenze di tutti, ma anche le nostre e quelle dei nostri figli devono considerate, su tutte il diritto allo studio dei ragazzi». (al.f.)

 

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