21 marzo 2018 - 18:38

Scuola, sito in tilt: slitta la scadenza per il concorso docenti

Le difficoltà tecniche segnalate sulla piattaforma delle istanze online hanno spinto il ministero ad accettare la richiesta di proroga: anziché entro il 22, i docenti abilitati avranno tempo fino al 26 marzo per inserire le domande

di Valentina Santarpia

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Intoppi, ritardi, rallentamenti: alla fine anche il ministero dell’Istruzione è stato costretto ad ammettere che il malfunzionamento della piattaforma per presentare le istanze online sta creando serie difficoltà ai docenti abilitati che stanno presentando la domanda per partecipare al concorso facilitato. E quindi ha deciso di rinviare dal 22 al 26 (alle ore 14.00) la scadenza per poter permettere agli insegnanti di accreditarsi e inserire la domanda di partecipazione. A chiedere una proroga erano stati anche alcuni sindacati, come Anief, che segnalava: «È stata sufficiente la concomitanza della domanda ATA di III fascia per la scelta delle scuole con la domanda di partecipazione al concorso docenti per abilitati per mandare in tilt il sistema. Dal numero delle segnalazioni ricevute impossibile pensare si tratti di problemi legati al singolo pc o browser utilizzato». La proroga riguarda comunque solo l’inserimento delle istanze: il termine ultimo per conseguire i titoli da presentare, e quindi anche i 180 giorni per convalidare l’anno di servizio, resta il 22 marzo. Il concorso, indetto con DG del 1° febbraio 2018, potrà interessare circa 100mila docenti: si tratta di quelli già abilitati e con servizio che avranno diritto a un percorso facilitato, con solo colloquio orale. Per loro, se tutto dovesse andare liscio, si aprirà un anno di tirocinio: nel caso in cui non lo supereranno, saranno esclusi da qualsiasi graduatoria, anche come precario. Ed è per questo che alcuni si stanno preparando già a presentare ricorso per non essere esclusi dalle graduatorie.

«Ci stiamo lavorando»

Non è la prima volta che il numero elevato di accessi alla piattaforma manda in tilt il sistema informatico, causando il rallentamento delle operazioni. E non è la prima volta che il Miur è costretto ad intervenire in extremis rinviando o facendo slittare una scadenza per poter permettere a tutti di inserire le proprie domande. Viale Trastevere ha ammesso i rallentamenti, e ha assicurato che «sta già lavorando per far evolvere il proprio sistema informativo verso le piattaforme di cloud computing previste per la pubblica amministrazione». Ma «questo percorso di evoluzione richiede del tempo, ma porterà consistenti vantaggi in termini di qualità del servizio e risparmi di costo». Intanto, a insegnanti e ausiliari tecnici e amministrativi non resta che avere pazienza.

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