ANSA/ Maestre 'assediano' Miur, chiedono garanzia posto lavoro

Impedito manifestare a Montecitorio ma neoparlamentari ascoltino
17:21 - 23/03/2018 


(ANSA) - ROMA, 23 MAR - I maestri e le maestre hanno assediato oggi il ministero dell'Istruzione, in viale Trastevere, a Roma. Per lo sciopero e la manifestazione, indetti da Anief e Saese ma anche dai Cobas, è stata scelta la data di oggi per l'insediamento delle Camere e in attesa del parere che dovrebbe essere espresso dall'Avvocatura dello Stato in relazione all'applicazione della sentenza con cui il Consiglio di Stato ha disposto la cancellazione dalle graduatorie a esaurimento (Gae) di oltre 50 mila diplomati magistrali.

"Il divieto di manifestare a Montecitorio, in occasione dell'insediamento delle nuove Camere, ha gravemente deluso le maestre e i maestri che volevano inviare ai nuovi deputati e senatori un messaggio forte e chiaro affinché venga loro restituita la sicurezza del posto di lavoro, guadagnata in tanti anni di precariato mal retribuito", spiega il portavoce nazionale dei Cobas, Piero Bernocchi. E aggiunge che "la manifestazione, autorizzata in precedenza, è stata vietata all'ultimo momento dalla questura; ciò malgrado, oltre un migliaio di maestre e maestri, con le bandiere dei COBAS e degli altri sindacati promotori dello sciopero di oggi, hanno circondato e assediato per cinque ore il MIUR".

I maestri chiedono la conservazione del posto in "ruolo" o nelle Graduatorie a esaurimento per tutti i diplomati magistrali che vi si trovano, la riapertura delle Graduatorie a esaurimento per tutti i precari abilitati e l'immissione immediata "in ruolo" per i precari con 3 anni di servizio.

Per Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, sono stati circa 5mila i lavoratori, provenienti da tutta Italia, che stamattina hanno invaso le piazze di Roma, per poi ritrovarsi in oltre mille davanti al Ministero dell'Istruzione, "dove è stata ribadita la richiesta di trovare con celerità una soluzione per decine di migliaia di precari con diploma magistrale cacciati dalle graduatorie ad esaurimento da una sentenza del Consiglio di Stato".

A metà mattina, una delegazione sindacale è salita al Ministro dell'Istruzione per incontrare i dirigenti ministeriali che si occupano della questione. "Le conclusioni del MIUR - riferisce Bernocchi - sono state rinviate alle decisioni del "nuovo governo". Ma noi ribadiamo che un governo in carica c'è, e non è necessario per una soluzione positiva attendere un nuovo governo. Visto che tutti i gruppi parlamentari, prima delle elezioni, hanno dato il loro sostegno ad una soluzione positiva per i maestri - conclude Bernocchi - è sufficiente che riconfermino a Gentiloni e alla ministra Fedeli, entrambi ancora in carica, il loro appoggio a tale soluzione, consentendo al governo in carica di varare un decreto che sani i pesanti danni prodotti dalla sentenza del Consiglio di Stato: e tutto ciò va fatto al più presto".(ANSA).


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