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Scuola, meno posti al Sud e poche assunzioni su sostegno

(Teleborsa) - Nessuna buona nuova sugli organici del personale docente della scuola pubblica, da adottare per il prossimo anno scolastico: nel corso dell’incontro tenuto poche ore fa al Miur, i sindacati hanno ricevuto un’informativa che lascia l’amaro in bocca.

Sconfessando le promesse di innalzamento dei posti, quelli da consolidare in organico di diritto su tutti i posti comuni sono appena 3.530; solamente 800 i posti dell’attuale organico potenziato saranno destinati all’Infanzia (meno ancora dei mille annunciati solo qualche settimana fa dal partito di maggioranza uscente); 1.162 saranno i posti aggiuntivi per la riforma degli Istituti Professionali.

Ma soprattutto, prendendo a pretesto la riduzione, a livello nazionale di alcune migliaia di alunni iscritti, dalle previsioni del Miur pare che verranno tagliati posti al Sud e non saranno stabilizzati posti di sostegno.

"Rimaniamo sbalorditi – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - da queste ennesime operazioni di facciata, finalizzate esclusivamente ad assicurare pochi esborsi per l’amministrazione, in cui si continua però a far pagare un prezzo salatissimo agli alunni, alle loro famiglie e a tutto il personale scolastico. Rimane incomprensibile, infatti, il motivo per cui non si tiene conto, nella formazione delle cattedre, di parametri oggettivamente più importanti del numero di alunni, a partire degli alti tassi di abbandono e migratori".

"Ciò accadrà subito dopo che il sindacato avrà ricevuto un’informativa sugli organici non confacenti alle regole" - aggiunge il sindacalista - secondo il quale "occorre ripartire da una seria revisione e integrazione degli organici, con tutto quello che ne consegue". Pacifico avverte che nel frattempo, "continua la battaglia legale del sindacato, sempre pronto a contrastare in tribunale, attraverso ricorsi mirati, questa politica al risparmio e contro i cittadini".
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