2' di lettura 2' di lettura

Il sindacato Anief aderisce allo sciopero che avverrà il 2 e il 3 Maggio 2018. I docenti e il personale Ata da tempo hanno iniziato le proteste, e le motivazioni sono state comunicate dallo stesso presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, in un comunicato stampa.

Le motivazioni dello sciopero della scuola del 2 e 3 maggio

Il sindacato ha fatto sapere che le mobilitazioni non si esauriranno fino a quando non verranno riaperte le Graduatorie ad esaurimento, trasformato tutto l’organico di fatto in organico di diritto, autorizzato un nuovo vero piano straordinario di 150mila assunzioni per docenti educatori ed ATA e stanziate risorse per riportare gli stipendi al costo della vita.
La possibilità, insomma, che molte scuole rimarranno chiuse allungando il ponte del primo Maggio fino al 4 inizia a diventare realtà.

Le parole del presidente dell'Anief

"A distanza di un mese dal voto elettorale delle politiche – spiega Pacifico – non possiamo tollerare quest’impasse della politica che deve per forza di cose dare delle prime importanti risposte al mondo della scuola, dopo avere assunto precisi impegni nel corso della campagna elettorale".
Negli Stati Uniti - continua - più di 20 mila professori hanno scioperato chiedendo un aumento dei salari e più fondi per l’istruzione pubblica. Gli insegnanti dell’Oklahoma rivendicano un incremento in busta paga di 10.000 dollari, a fronte dei 6.100 dollari che gli sono stati comunque concessi. Per comprendere quanto sia alto il gap stipendiale basta dire che in Italia dopo dieci anni di blocco si è arrivati a un aumento mensile medio di 85 euro. Ciò significa che mentre un insegnante italiano guadagna meno di 30 mila euro l’anno, un collega statunitense percepisce più del doppio, 60 mila dollari, e scende in piazza per rivendicare incrementi dieci volte superiori a quelli sottoscritti e accolti con tanto di brindisi dai nostri sindacati confederali” ha concluso Pacifico.