Mancano pochi giorni allo sciopero della Scuola del 2 e 3 maggio, a cui ha aderito l'Anief, l'associazione nazionale insegnanti e formatori. Professori e personale Ata, in segno di protesta, si assenteranno da scuola, mettendo così a rischio il regolare svolgimento delle lezioni durante i due giorni successivi al Primo Maggio, festa dei lavoratori. Ad oggi, risulta concreta la possibilità di un maxi-ponte, poiché le date del 2 e 3 maggio corrispondono alle giornate di mercoledì e giovedì, mentre il 30 aprile e 1° maggio ai giorni lunedì e martedì, preceduti da sabato 28 e domenica 29 aprile.

Le motivazioni dello sciopero della scuola del 2 e 3 maggio 2018

In una recente lettera aperta pubblicata dal Coordinamento Diplomati Magistrali di Pisa vengono elencate le motivazioni che hanno spinto gli insegnanti ad aderire allo sciopero previsto nei primi giorni di maggio. Il concetto fondamentale della missiva ruota attorno alla difesa del diritto ad insegnare. La lettera, scritta da una maestra diplomata magistrale precaria di Pisa, ricorda la sentenza dell'Adunanza Plenaria e resa nota a dicembre dello scorso anno, attraverso cui si è stabilito come il titolo di diploma magistrale sia abilitante unicamente per le supplenze.

La decisione presa a fine 2017 avrà conseguenze pesantissime per migliaia di maestri e maestre che attualmente insegnano grazie al loro diploma magistrale.

Nella missiva, infatti, viene fatto riferimento ai licenziamenti di massa che a breve coinvolgeranno 55 mila maestri e maestre in tutta Italia. Tra gli insegnanti licenziati anche chi ha tenuto regolarmente una cattedra per tanti anni. Nel caso singolo, la maestra che fa parte del Coordinamento Diplomati Magistrali di Pisa ricorda l'amore per il proprio lavoro e la lotta portata avanti per difenderlo.

Il comunicato dell'Associazione sindacale Saese

Il Saese, attraverso un comunicato, ha spiegato le ragioni dell'imminente sciopero degli insegnanti e del personale Ata, chiedendo con forza la permanenza nelle GaE (Graduatorie ad esaurimento) delle maestre e dei diplomati e la riapertura di quest'ultime per i diplomati magistrali che abbiano conseguito il titolo entro l'anno accademico 2000/2001, vale a dire per gli attuali docenti abilitati.

Si ricorda, infine, che aderiranno alla protesta i professori e i dipendenti Ata sia con un contratto a tempo indeterminato sia quelli assunti a tempo determinato. Seguono, nei prossimi giorni, eventuali aggiornamenti sulla vicenda.