Scioperi per le maestre col posto a rischio
Doppietta di scioperi, a scuola, “targati” Anief e Saese: mercoledì 2 e giovedì 3 maggio braccia incrociate per docenti e bidelli, amministrativi e tecnici Ata, subito dopo la festa del lavoro.Sul...
Doppietta di scioperi, a scuola, “targati” Anief e Saese: mercoledì 2 e giovedì 3 maggio braccia incrociate per docenti e bidelli, amministrativi e tecnici Ata, subito dopo la festa del lavoro.
Sul piede di guerra 400 maestre nel Friuli occidentale, che vivono l’incubo del licenziamento il 30 giugno. «Sbagliato scioperare – ha dichiarato Mario Bellomo, leader provinciale Flc-Cgil –. In questa fase, in assenza di un Governo, mancano gli interlocutori». Di certo circa cento maestre di ruolo rischiano di perdere il contratto a tempo indeterminato e altre 300 precarie l’incarico annuale 2018-2019.
«Sciopero generale dell’Anief per chiedere la riapertura delle graduatorie a esaurimento Gae – Teresa Vitiello, appartenente alle rsu Anief nell’Isis Zanussi, ha confermato la protesta –. Serve una soluzione per le maestre pordenonesi a rischio licenziamento dopo il parere dell’Avvocatura di Stato che ha confermato la sentenza del Consiglio di Stato: il diploma magistrale 2001-2002 è stato declassato». Chiari i motivi della protesta: «Il personale della scuola ha il diritto di essere assunto dopo 36 mesi di lavoro – ha proseguito Vitiello, con il leader Anief Marcello Pacifico –. I precari devono essere immessi in ruolo dalle Gae, se abilitati con qualsiasi canale». Chi protesta reclama, poi, l’allineamento dei salari a tariffari europei e una nuova dignità per la professione docente. «A breve partiranno i giudizi di merito dell’Avvocatura di Stato – ha confermato Bellomo –. Su tutte le sentenze precedenti che hanno inserito 400 maestre diplomate nelle Gae, comprese le sentenze del Giudioe del Lavoro. I precari saranno respinti nella seconda fascia: la soluzione è soltanto politica». (c.b.)
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