IL RISULTATO
PORDENONE Dopo un periodo di lavoro assiduo, finalmente il tanto

Martedì 8 Maggio 2018
IL RISULTATO
PORDENONE Dopo un periodo di lavoro assiduo, finalmente il tanto atteso sospiro di sollievo in casa Anief, il giovane sindacato che da ora in poi siederà nei tavoli di contrattazione al pari delle storiche sigle sindacali. Dalle proiezioni giunte dal territorio nazionale, il risultato dovrebbe oscillare tra il 6,5 e il 7,5%, andando a costituire un testa a testa con la Gilda, viste le 41mila deleghe Anief certificate dal Miur (+27 mila dal 2014) rispetto alle probabili 75 mila complessivamente registrate sul nuovo comparto e ai possibili 60 mila voti espressi rispetto alla precedente tornata, al lordo degli altri ex comparti di Afam, Università e Ricerca, dove il giovane sindacato non si è presentato. Il risultato regionale è più che soddisfacente, anche se mancano gli ultimissimi dati, ma i giochi sono fatti, mentre a Pordenone di certo l'Anief si è affermato al liceo artistico Galvani e all'Ipsia Zanussi e con le Rsa si appresta a entrare in tutte le scuole. «Siamo felici del risultato ha dichiarato Teresa Vitiello, responsabile dell'Anief di Pordenone e vicepresidente regionale ora ci accingiamo a portare avanti con maggiore determinazione le battaglie del nostro sindacato per tutto il personale della scuola, in particolare cercheremo di spingere per un incremento degli stipendi nel rispetto dei diritti in particolare dei precari che mandano avanti gli istituti». Complessivamente, tra i voti espressi nelle 5 mila scuole dove è stata presentata la lista Anief, si potrebbero superare le 60 mila preferenze (+ 33 mila rispetto al 2015): 11 mila in Sicilia, 9 mila in Lombardia e Campania, le tre regioni che raccolgono la metà dei voti. Se i dati e le relative proiezioni saranno confermati, Anief si ritroverebbe a superare la soglia del 5% della rappresentatività, con una preferenza alle proprie liste del 12%, e con una media sul tasso di rappresentativa più del doppio superiore alla precedente certificazione, con una forbice dal 6,5 al 7,5% tale da garantire le prerogative sindacali fino ad oggi negate in termini di permessi, distacchi, assemblee, partecipazione sindacale. Il presidente dell'Anief e segretario confederale Cisal, Marcello Pacifico, ha parlato di «un vero terremoto, non solo nel comparto più grande della pubblica amministrazione, ma anche per tutto il pubblico impiego dove la confederazione Cisal potrebbe conquistare la rappresentatività anche nei comparti degli enti centrali, locali e nella Presidenza del Consiglio dei Ministri, di fatto collocandosi come terza forza confederale».
S.C.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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