Il Tirreno

Pistoia

Le maestre col diploma in corteo

Le maestre col diploma in corteo

Oggi sfileranno da via Mabellini a piazza Duomo contro il rischio licenziamento

12 maggio 2018
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PISTOIA. La protesta delle maestre si sposta dall’esterno dell’Ufficio scolastico provinciale a piazza Duomo. Ieri è finito il presidio di protesta in via Mabellini e oggi, dalle 16, 30, le maestre di scuola dell’infanzia e primaria con il solo diploma magistrale e a rischio licenziamento scenderanno in strada e sfileranno per le vie del centro fino al cuore della città. Un corteo che sarà anticipato, nella mattinata di domani, da un presidio informativo in via Roma angolo via Cavour dalle 9,30 alle 12.

Le insegnanti pistoiesi sono rimaste schiacciate dalle sentenze della Corte d’Appello di Firenze, già rese esecutive, che hanno portato alla revoca del posto di ruolo per 17 di loro. Un provvedimento in linea con quanto espresso dal pronunciamento del Consiglio di Stato che, a dicembre, sancì la cancellazione dell’abilitazione all’insegnamento per le maestre in possesso del solo diploma di maturità magistrale.

Un problema che, solo nella nostra provincia, coinvolge 130 maestre di ruolo catapultate nell’incubo del precariato e delle supplenze, ma pronte a dare battaglia per difendere il loro posto di lavoro e il diritto all’insegnamento ottenuto a suo tempo.

Dopo aver proclamato quattro giorni di presidio pomeridiano, fino a ieri, sotto le finestre dell’Ufficio scolastico provinciale, oggi sarà dunque la volta del presidio in via Cavour e del corteo fino a piazza Duomo a cui hanno già aderito i sindacati di base Cub, Anief e Cobas.

«Il Governo – spiega una nota del coordinamento – non ha affrontato la drammatica situazione di decine di migliaia di maestre abilitate, lasciandole nelle mani della magistratura portando ad una conseguenza inevitabile: il licenziamento». Per questo rinnovano l’appello alla popolazione già lanciato in passato: «Domani (oggi, ndr) serve la partecipazione di tutti: famiglie, amici, parenti, colleghi e tutto il mondo della scuola, associazioni e sindacati di base. Il momento è drammatico, il licenziamento di massa è imminente e le nostre vite sono sconvolte».

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