28 maggio 2018 - 08:38

Lunedì «pesante» per gli insegnanti
Arrivano gli arretrati del contratto

Sono previsti dal contratto firmato a febbraio. Da duecento a seicento euro una tantum. Anief: spiccioli, facciamo ricorso

di Redazione Scuola

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Lunedì pesante per tutti i dipendenti della scuola. Sono finalmente in arrivo gli arretrati dal 2016 previsti dal contratto nazionale rinnovato a febbraio e firmato definitivamente il 20 aprile. Si tratta di una una tantum, che sarà disponibile sui conti correnti di tutto il personale della scuola esclusi per ora i dirigenti, che varia a seconda della categoria e dell’anzianità e che va da quasi duecento euro netti a 650 lordi per chi ha più di 35 anni di anzianità e una qualifica di direttore.

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Tutte le somme

Gli arretrati erano stati annunciati già per fine marzo, poi per aprile e infine arrivano proprio in extremis ora. La rivista «Tuttoscuola» ha calcolato che le somme che saranno accreditate vanno dai 195,46 euro netti per i collaboratori scolastici fino a 8 anni di carriera a 412,66 euro che andranno ad un docente laureato della secondaria a ridosso della pensione e ai 429,36 euro riservati ai Direttori dei servizi generali e amministrativi con oltre 35 anni di servizio svolto.

Il ricorso

Ed è già polemica da parte dell’Anief , che parla di arretrati calcolati in misura esigua dopo un’attesa di dieci anni. Qualche giorno fa l’Aran ha calcolato, prendendo in esame le principali fonti statistiche nazionali disponibili (Ragioneria generale dello Stato e Conto annuale, Istat), che la perdita progressiva di valore dei dipendenti pubblici, rispetto all’inflazione, equivale all’8,1%. Per questo il sindacato propone di fare ricorso collettivo per creare un « piano di recupero delle somme andate perse»: «Appena sarà vinto il ricorso in Consulta per lo sblocco dell’indicizzazione dell’indennità di vacanza contrattuale al tasso di inflazione programmata, docenti e Ata percepiranno infatti dieci volte tanto per anno. Basta confrontare quanto arriverà come arretrato per contratto e quanto verrà assegnato grazie alla diffida Anief per il biennio, in base al tasso Ipca registrato».

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