Finanza

Pensioni e Scuola, Quota 100: spunta la clausola dei 64 anni di età

Il sindacato della scuola Anief insorge: "Si tenga fede alla promessa, senza cambiare le carte in tavola"
Pubblicato il 05/06/2018
Ultima modifica il 05/06/2018 alle ore 13:53
Teleborsa
Quota 100 per la pensione rischia di trasformarsi in una beffa. Lo sottolinea il sindacato della scuola Anief che spiega come la fatidica soglia, frutto della somma degli anni anagrafici e di quelli contributivi, per mesi indicata dal M5S come imprescindibile per superare l’assurda Legge Fornero, confermata anche nel contratto di governo sottoscritto con la Lega, potrebbe valere solo a partire da una soglia minima. Questa, perlomeno, è la richiesta formulata in queste ore dalla Ragioneria generale dello Stato. A questo punto, è chiaro che se il neonato Governo vorrà tenere fede a quanto detto nel corso della campagna elettorale sarà obbligato a reperire i finanziamenti utili. Altrimenti, ci troveremo davanti all'ennesima promessa incompiuta. I lavoratori non accetterebbero un passo indietro rispetto a quanto espresso per mesi e risultato tra i motivi principali che hanno portato al consenso per il nuovo assetto politico, da cui è scaturito il novello assetto parlamentare e governativo. Anzi, per i lavoratori della scuola serve sempre l’inclusione tra le categorie che svolgono una professione usurante. 

Marcello Pacifico, Presidente Anief spiega: "Introdurre la clausola dei 64 anni d’età andrebbe a costituire un grave cambiamento del programma di Governo: nessuno ha obbligato i partiti a promettere la nuova soglia. Visto che si sono presi l’impegno, evidentemente gradito dalla maggior parte degli italiani, ora è bene portarlo avanti. Costi quel che costi. Come si sono trovati i soldi per sanare altre emergenze nazionali, ora si trovino quelli utili per mandare in pensione chi ha lavorato una vita e ora vuole passare la mano".

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