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Scuola, Concorso dirigenti scolastici: il 20 novembre il verdetto della Consulta

Il rischio, se non interviene il Parlamento, è che centinaia di presidi possano essere licenziati

Economia, Scuola, Welfare
Scuola, Concorso dirigenti scolastici: il 20 novembre il verdetto della Consulta
(Teleborsa) - Un nuovo concorso per dirigenti scolastici sta prendendo il via: il prossimo 23 luglio è prevista la prova preselettiva, alla quale parteciperanno oltre 35mila docenti. Nel frattempo, però, il giovane sindacato Anief è stato costretto a portare in Corte Costituzione un problema irrisolto, riguardante l'ultima selezione di presidi, quella del 2011, e la soluzione parziale del 2011 che ha lasciato fuori molti ricorrenti. La Consulta deciderà se l’art. 1, comma 88, della legge 107/2015, l’ultima riforma, abbia peccato di illegittimità nel prevedere una procedura riservata per il reclutamento dei dirigenti scolastici rivolto ai soli ricorrenti del concorso 2004 e solo parzialmente a quelli del 2011, se destinatari di un provvedimento di primo grado favorevole discriminando così gli altri ricorrenti.

Il rischio, se non interviene il Parlamento, è che centinaia di presidi possano essere licenziati. Anief chiede, pertanto, una modifica al Decreto Legge "Dignità", in modo da ammettere i ricorrenti del 2011 e neutralizzare un eventuale provvedimento che renderebbe illegittima l’assunzione disposta a seguito delle procedure riservate disposte dal D. M. n. 449 del 20 luglio 2015.

"Chiediamo a deputati e senatori – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - di estendere a tutti i ricorrenti del 2011 la possibilità di partecipazione al corso-concorso, in un momento in cui ancora per i prossimi due anni scolastici avremo una scuola su quattro scoperta, quindi affidata in reggenza. Abbiamo tentato in tutti i modi di evitare che il contenzioso arrivasse alla Consulta, salvaguardando le immissioni in ruolo avvenute senza pregiudicare l’indizione del nuovo concorso, ma i nostri docenti ricorrenti hanno pieno diritto di ottenere una sessione di concorso a loro riservata, alla luce del danno professionale loro cagionato da un’amministrazione non all'altezza della situazione".

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