MIUR: gli ATA saranno valorizzati (ma non economicamente)

Simone Micocci

12 Luglio 2018 - 12:30

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Marco Bussetti, neo Ministro dell’Istruzione, ha parlato del futuro del personale ATA promettendo una maggiore valorizzazione professionale. Nuovi corsi obbligatori per la formazione, ma niente aumento di stipendio.

MIUR: gli ATA saranno valorizzati (ma non economicamente)

Il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti nella giornata di ieri è intervenuto davanti al Senato per fare chiarezza sulle linee programmatiche che il MIUR seguirà nei prossimi mesi.

Tra gli argomenti di discussione c’è anche quello legato al personale ATA, in particolare per gli amministrativi impiegati nelle segreterie scolastiche; questi ricoprono un ruolo di particolare importanza all’interno delle scuole dal momento che da loro spesso dipende, come dichiarato dal Ministro, “il buono e il cattivo funzionamento di una scuola”. Per questo motivo Bussetti ha promesso che tra i provvedimenti che il MIUR intende approvare nei prossimi mesi ce ne saranno anche alcuni rivolti al personale ATA.

Ci sarà un valorizzazione del personale ATA, con la previsione di corsi obbligatori per adeguare la propria formazione in vista delle nuove sfide che si prepara ad affrontare il sistema scolastico.

Allo stesso tempo Bussetti ha confermato l’uscita - sempre più vicina - del concorso per Direttori dei servizi generali e amministrativi della scuola, con il bando che dovrebbe essere pubblicato a breve.

Il Ministro dell’Istruzione quindi ha assicurato che il personale ATA non sarà dimenticato poiché sarà al centro delle politiche del MIUR; il problema, come vedremo di seguito, è che alla valorizzazione professionale, molto probabilmente, non ne seguirà una economica.

Valorizzazione del personale ATA

Come anticipato il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti durante l’interrogazione parlamentare che ha avuto luogo nella giornata di ieri - mercoledì 11 luglio - ha aperto alla possibilità di introdurre dei corsi obbligatori per la formazione del personale ATA.

Bussetti ha anticipato solo alcuni aspetti di quella che sarà la formazione obbligatoria per gli ATA, concentrandosi particolarmente sul ruolo degli amministrativi. Questi ricoprono un ruolo fondamentale all’interno del sistema scolastico - e universitario - ed è per questo che devono essere informati sulle ultime novità normative e sulle iniziative che toccano da vicino il comparto istruzione.

A tal proposito, Bussetti ha proposto un potenziamento della formazione per il personale impiegato nelle segreterie, al fine di approfondire temi come l’Erasmus, la privacy e il monitoraggio.

Anief: “La valorizzazione professionale non è sufficiente”

Parole accolte con soddisfazione dal sindacato Anief, secondo il quale Bussetti ha fatto bene a ricordare “il prezioso lavoro del personale ATA, inspiegabilmente dimenticato in tutti i tentativi di valorizzazione del personale”. Basti pensare al bonus merito e a quello per l’aggiornamento, dai quali il personale ATA è stato escluso.

Secondo l’Anief, è necessario riscrivere i profili non solo degli assistenti amministrativi, ma anche di quelli tecnici e dei collaboratori scolastici; il tutto senza dimenticare di aumentare gli stipendi - così da legare la valorizzazione professionale a quella economica - e di assumere il personale su tutti i posti vacanti disponibili.

Personale ATA: ci sarà aumento di stipendio?

Di fronte al Senato Bussetti non ha affrontato il discorso stipendi, né per quanto riguarda i docenti né tantomeno per il personale ATA.

D’altronde da parte del MIUR l’argomento stipendi del personale scolastico sembra essere taboo; anche nella recente intervista rilasciata per il programma radiofonico “La radio che parla” di Radio Rai Uno, infatti, Bussetti non ha voluto affrontare il tema delle retribuzioni limitandosi a riconoscere il valore e l’opera svolta sia dai docenti che dal personale tecnico e amministrativo.

Insomma, attestati di stima e nuovi doveri (come appunto il potenziamento della formazione degli ATA) ai quali - almeno per il momento - non dovrebbe seguire alcuna valorizzazione economica.

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