Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 17 luglio 2018 vedono arrivare nuove prese di posizione dai sindacati riguardo la necessità di uscire dalla logica di propaganda e di dare forma a provvedimenti concreti per flessibilizzare l'uscita dal lavoro. Tutto questo in un contesto di pressione crescente tra Governo e Inps, stante che da quest'ultima arrivano proiezioni severe di costo per garantire il superamento della legge Fornero. Intanto dall'opposizione c'è anche chi difende la cautela dimostrata dai tecnici sulla sostenibilità dei conti pubblici.

Simoncini (Nidil): sulle pensioni serve uscire dalla propaganda

Dalla CGIL arriva una nuova presa di posizione in merito alla necessità di dare concretezza ai lavoratori sul versante delle tutele previdenziali. Secondo il Segretario Nazionale Nidil Silvia Simoncino, è importante infatti "che il Governo passi dalle parole ai fatti, uscendo da logiche di mera propaganda". D'altra parte, il percorso è stato già tracciato dalla piattaforma unitaria con la quale si è confrontato il precedente esecutivo, anche se purtroppo non si è realizzato completamente nella cosiddetta Fase 2 delle riforme già avviate. Mentre "le carriere previdenziali fragili" riguardano ormai tutte le generazioni, visto che "la futura fragilità pensionistica non sarà altro che lo specchio dell'oggi", ha concluso la sindacalista.

Pacifico (Anief): serve confronto costruttivo tra Inps, Governo e parti sociali

Anche il Presidente dell'Anief Marcello Pacifico è intervenuto in merito ai recenti eventi che hanno caratterizzato il comparto previdenziale, per sottolineare la necessità di instaurare un clima di collaborazione tra i diversi partecipanti. "Perché l'INPS continua a inviare messaggi pubblici, missive informali e relazioni ufficiali contro il volere del Governo di cancellare la Riforma Fornero, come chiedono da sette anni il 99% dei cittadini italiani?

Non sarebbe opportuno realizzare un confronto costruttivo con le parti sociali e con lo stesso governo per trovare una soluzione condivisa?" domanda a tal proposito il sindacalista, evidenziando che l'attuale ripetersi di un clima di allarme non rappresenta lo spirito che ci si attende dall'Istituto pubblico di previdenza. Piuttosto, secondo Pacifico "l'Inps dovrebbe spendersi per tutelare le posizioni di chi ha lavorato una vita" e attualmente chiede solo di poter contare sul diritto all'assegno.

I conteggi dell'Inps al centro della discussione politica

Stante la situazione, appare chiaro che il nodo più complicato da risolvere sia proprio quello dei conti. All'interno di una recente relazione del Presidente Inps Tito Boeri al Parlamento, ha fatto molto discutere il cosiddetto allegato tecnico, che presenta diversi scenari sulla possibile approvazione delle quote 100 e 41. Sulla base della facilità o meno di anticipare l'uscita dal lavoro, vengono citate proiezioni di costo che vanno da poco più di una decina di miliardi fino ai quasi 20 miliardi l'anno. Cifre che tendono progressivamente ad annullarsi solo attorno al 2040 e che fanno pensare alla necessità di correlare la nuova flessibilità a paletti e vincoli.

Come nel caso della Quota 100, che potrebbe diventare operativa solo per coloro che hanno compiuto almeno 64 anni di età, pur vanificando la propria efficacia per una parte della platea dei potenziali fruitori.

Della Vedova (+Europa): sbagliata l'eccessiva pressione sul Presidente Inps

Nella girandola di dichiarazioni che si è accesa dopo lo scontro istituzionale tra Governo e Inps, non è mancato dall'opposizione chi ha visto come eccessiva la reazione dell'esecutivo. "Trovo profondamente sbagliata la pressione che Salvini, Di Maio e spero non il ministro Tria stanno esercitando affinché Boeri lasci", ha spiegato il Coordinatore di +Europa Benedetto Della Vedova, secondo il quale "vedere il presidente dell'INPS spiegare con i numeri e non con la propaganda qual è la verità e quali sono le misure nell'interesse degli italiani e quali no, per Salvini e Di Maio è insostenibile".

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su welfare e previdenza riportate nell'articolo.