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Scuola, maggioranza posti destinati a assunzioni concentrata al Nord

(Teleborsa) - Delle 57.322 immissioni in ruolo di docenti ben 33.820 (pari al 59%) si attueranno nelle regioni del Nord Italia. Lo hanno detto i dirigenti del Ministero dell’Istruzione ai sindacati, nel corso di una informativa sulle immissioni in ruolo per l’anno scolastico 2018/19, confermando i numeri già comunicati, in attesa degli ultimi controlli del Ministero dell’Economia ai fini dell’autorizzazione del contingente richiesto dieci giorni fa.

La stragrande maggioranza dei posti destinati alle assunzioni a tempo indeterminato, hanno spiegato dal Miur, sarà quindi concentrata nelle regioni Settentrionali, lasciando il 18% circa al Centro e il 22% circa al Sud.

Solo il 10% delle immissioni in ruolo, inoltre, riguarda i maestri della scuola dell’infanzia.

"Anche stavolta - spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - si è persa un’occasione importante per cercare di dare forza all’offerta formativa delle regioni che necessitano di maggiori risorse umane a sostegno dell’offerta formativa. Per evitare che le assunzioni si riversino in altissimo numero al Nord, la modalità è comunque ancora a portata di mano: si tratta dell’emendamento Bersani 4.1 al decreto Dignità, approvando il quale si potrebbero cambiare i criteri di attribuzione degli organici, finalmente collegandoli non solo con la quantità di posti liberi ma anche sulla base delle esigenze del territorio”.

"Non risulta, purtroppo, che sia intenzione delle commissioni preposte di approvarlo, ma nella fase finale di approvazione in Aula, anche attraverso un intervento del governo, sarebbe sempre possibile inserirlo: si tratterebbe - conclude il sindacalista - di un provvedimento di buon senso che inciderebbe sul piano pratico a favore del Sud e delle Isole, sempre ricordate quando ci sono da fare gli annunci, ma sistematicamente dimenticate in fase di realizzazione delle leggi”.
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