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Scuola, Anief proclama uno sciopero per l'11 settembre

Le richieste del sindacato: riaprire le GaE con l’emendamento LeU già approvato al Senato, assumere dopo 36 mesi di supplenze, stipendi europei, via la Buona Scuola

(Teleborsa) - I recenti sviluppi delle parti sulla scuola dei decreti Dignità e Milleproroghe hanno indotto il sindacato a Anief a proclamare il sesto sciopero del 2018: si svolgerà per l'intera giornata di martedì 11 settembre e riguarderà tutto il personale docente, Ata ed educativo, a tempo indeterminato e determinato, delle istituzioni scolastiche ed educative statali e comunali (comprese materne e nidi).

La data non è casuale, perché quel giorno coinciderà con la ripresa delle attività della Camera dei deputati, chiamata a confermare anche l’emendamento Liberi e Uguali salva-precari approvato venerdì scorso dal Senato. Si chiede poi di cancellare gli scempi della Buona Scuola, la Legge 107/15 che l’attuale governo ha solo scalfito, andando a cancellare la chiamata diretta, ma lasciando in vita il bonus merito che divide i docenti e dimentica gli altri lavoratori, l’alternanza scuola-lavoro che sfrutta gli studenti delle superiori, un obbligo formativo che fa acqua da tutte le parti, per non parlare dei tentativi di riforma del sostegno e della scuola fino a 6 anni, oltre alle tante altre norme dannose.

Docenti e Ata sanno bene che il momento è cruciale per le sorti della scuola e a metà settembre, infatti, si decideranno le sorti di 160 mila maestri del primo ciclo e di tutti gli abilitati che attendono di essere assunti dopo avere assolto alle richieste che lo Stato ha fatto loro: le GaE, da riaprire, sono un passaggio decisivo verso la loro stabilizzazione progressiva e uno stato di equilibrio di tutto il sistema scolastico", dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
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