In classe la grande ammucchiata: 39 studenti

Esplode il caso a Todi. Vertice: soluzione in vista

Scuola, un'immagine di repertorio

Scuola, un'immagine di repertorio

Todi (Perugia), 13 agosto 2018 - Il tema è incandescente. A un mese dalla riapertura delle scuole scoppia il caso-Todi e la classe pollaio di 39 studenti, compreso un disabile. Con immediata levata di scudi di genitori e dirigenti e lettera di protesta direttamente al ministro dell’Istruzione Marco Bussetti. La vicenda denunciata dal presidente del Consiglio di istituto del liceo Jacopone da Todi, Giovanni Antonelli, ha scatenato un vespaio di polemiche politiche ma nelle ultime ore scuola e Ufficio scolastico regionale hanno trovato una soluzione.

La classe dello Scientifico da 39 ragazzi sarà sdoppiata con risorse interne. Il caso-Todi esplode nei giorni scorsi con Antonelli che critica la decisione dell’Ufficio regionale dell’Umbria «che, applicando la normativa in essere, non ha previsto lo sdoppiamento della prima classe del Liceo Scientifico nonostante i 39 ragazzi iscritti di cui uno diversamente abile con sostegno. A nulla sono valse le accorate richieste fatte dal Dirigente Scolastico Sergio Guarente e, considerato il poco tempo che ci separa dall’inizio dell’anno scolastico, ho preso la decisione di rivolgermi direttamente a Lei», scrive al ministro nella missiva rilanciata dal sito Orizzontescuola. In particolare sono 158 iscritti alle prime classi dei quattro indirizzi del Liceo «Jacopone da Todi» (49 al Linguistico, 41 alle Scienze Umane, 39 allo Scientifico, 29 al Classico) che, nella previsione iniziale dovevano essere ospitati al massimo in 6 classi a prescindere dall’indirizzo scelto dai ragazzi. Sulla vicenda interviene il sindacato Anief. «Quanto si sta realizzando – dice Marcello Pacifico, leader del sindacato – è purtroppo in piena sintonia con quello che è accaduto negli ultimi dieci anni, con i tagli imposti a partire dalla Legge Berlusconi-Gelmini 133/08. Sorprende, però, che a rendersi artefice di tale conferma sia lo stesso Movimento 5 Stelle, autore in passato di diverse battaglie e interpellanze parlamentari proprio per trovare soluzione al problema delle classi pollaio».

Ma nel chiuso delle stanze dell’Ufficio scolastico regionale – diretto da Antonella Iunti – si è svolta una riunione con il dirigente scolastico dello Jacopone anche perché il tetto massimo è di circa 27 alunni e, in caso di uno studente con disabilità, il numero scende a 25, e si è condivisa la soluzione. Il dirigente Guarente ha messo in campo le risorse della scuola, sulla base dell’organico potenziato per aumentare una classe integrate da alcune ore concesse dall’Ufficio regionale. A settembre non sarà un’ammucchiata. Ma la polemica non sembra ancora sopita. «Abbiamo trovato una soluzione condivisa ma la questione del sovraffollamento delle classi rappresenta un problema reale che va risolto alla radice», spiega lo stesso Guarente.

Erika Pontini