Ore di musica tagliate al liceo al Tar primo round ai genitori

Martedì 21 Agosto 2018
Ore di musica tagliate al liceo al Tar primo round ai genitori
CONEGLIANO
I giudici amministrativi accolgono il ricorso dei genitori del Liceo Marconi per la seconda ora di strumento nell'orario scolastico, ma il preside frena: «Attendiamo comunicazioni dal ministero». È stata pubblicata nei giorni scorsi la sentenza della terza sezione bis del Tar del Lazio che ha accolto il ricorso presentato da quattro genitori, sostenuti dall'associazione sindacale Anief, contro ministero dell'istruzione e ufficio scolastico regionale per annullare una nota del ministero stesso.
LA VICENDA
Il documento contestato stabiliva che si possono attivare per ciascuna sezione di Liceo musicale, nei cinque anni di corso, sei ore di primo strumento e quattro di secondo per ogni alunno. Un provvedimento che ha comportato la riduzione da due a un'ora dell'insegnamento frontale (quello in cui il docente si rapporta a un singolo allievo) del primo strumento nei primi quattro anni di liceo. Il ricorso ha chiesto anche di annullare la circolare che determinava l'organico di insegnanti di strumento al Liceo musicale Marconi e l'organico stesso nella parte in cui indica una sola ora di primo strumento per le classi dalla prima alla quarta. Richiamando un'altra sentenza sullo stesso tema, il Tar ha accolto il ricorso e annullato il documento ministeriale. L'anno scorso il taglio delle ore di lezione individuale provocò forti proteste in tutta Italia, che portarono oltre a vari ricorsi amministrativi anche manifestazioni popolari come un flash mob organizzato in Corte delle rose con tutte le componenti del Marconi: studenti, insegnanti e famiglie.
IL PRESIDE
«I genitori dei nostri alunni hanno fatto da apripista nelle iniziative a livello nazionale per le ore di strumento» riconosce Stefano Da Ros, dirigente scolastico del Marconi e musicista. Dopo la pubblicazione della sentenza del Tar del Lazio, il preside dell'istituto di via Kennedy è stato contattato da genitori dei suoi allievi che gli hanno chiesto lumi sugli effetti della sentenza pubblicata l'8 agosto. Se è vero che si tratta di un pronunciamento di primo grado, infatti, è altrettanto vero che in un altro ricorso dello stesso tenore il ministero è stato sconfitto anche in secondo grado, ovvero al Consiglio di Stato. Da Ros ha però frenato gli entusiasmi: «Non è competenza delle singole scuole stabilire l'organico dei docenti, che noi dirigenti gestiamo su indicazioni degli uffici scolastici e quindi del ministero. Non siamo perciò ancora in grado di garantire la seconda ora di strumento». A tre settimane dalla ripresa delle lezioni, Da Ros rimane in attesa di comunicazioni dagli uffici scolastici provinciale e regionale, così come i genitori che hanno iniziato una battaglia che sta iniziando a dare i primi frutti.
Luca Anzanello
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