Apertura scuole e cattedre scoperte

Mancano poche settimane all’avvio dell’anno scolastico e le cattedre scoperte sono ancora tantissime. In Lombardia si parla di quasi 15 mila docenti che mancano all’appello, nel Lazio sono circa 12 mila, in Toscana se ne stimano oltre 5.200, in Emilia-Romagna su circa 4.514 cattedre disponibili per l’immissione in ruolo, potrebbero rimanerne deserte tra le 1.000 e le 1.500. E poi c’è la questione delle maestre diplomate finite fuori dalle graduatorie a esaurimento: secondo i sindacati al Nord un terzo dei maestri di asili ed elementari non si è presentato alle nomine di agosto per l’impasse legata a questa situazione. Per non parlare delle cattedre scoperte sul sostegno che rappresentano ormai un problema strutturale.

Insomma, a sentire i sindacati della scuola, la partenza dell’anno scolastico 2018-2019 rischia di essere tutta in salita. Ma un primo bilancio si potrà fare solo a fine mese. Il 31 agosto scade, infatti, il termine per la chiusura delle assunzioni – ci sono 57.322 posti a disposizione – e per le supplenze annuali. Poi, dal primo settembre, l’ultima corsa per coprire quello che resta. Secondo Marcello Pacifico, presidente dell’Anief , in 150 mila tra docenti e personale Ata ancora una volta saranno chiamati come supplenti, senza di loro la scuola non potrebbe partire.

Questa, dunque, confermano al Miur, è la settimana clou, si vedrà se ci sono abbastanza docenti per coprire tutti i 57 mila posti disponibili ma come spiega Anna Maria Santoro, della segreteria nazionale della Flc Cgil, ‘se il ministero non accetterà la nostra proposta di compensazione, stimiamo che possano restare vuote tra le 15 e le 17 mila cattedre’.

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