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Martedì, 23 Aprile 2024
Scuola

Scuole più sicure: 'mappatura' via satellite per 40mila edifici

Il ministro dell'Istruzione Bussetti ha annunciato l'inizio del progetto in collaborazione con Asi e Cnr. Migliaia gli edifici sotto osservazione, di cui la metà ha oltre 50 anni

Scuole più sicure per i nostri bambini. Per avere un “quadro dettagliato dei nostri edifici scolastici” e rendere così più veloci le verifiche e i lavori di edilizia scolastica, è partito un progetto di 'mappatura satellitare' degli edifici, messo in atto dalla collaborazione dell'Agenzia Spaziale Italiana e del Cnr

Ad annunciarlo su Facebook è il ministro dell'Istruzione Marco Bussetti: “I nostri figli devono poter frequentare scuole sicure. È un loro diritto. Abbiamo dati ancora preoccupanti sugli edifici scolastici. Vuol dire che in questi anni non è stato fatto abbastanza. Sono stati stanziati soldi, ma senza mettere mano a quelle procedure farraginose che impediscono di far arrivare in fretta le risorse agli Enti locali proprietari degli edifici scolastici. È un problema che stiamo risolvendo con norme che semplificheranno le procedure e velocizzeranno la spesa. Ma per intervenire al meglio e individuare le priorità ci servono anche dati ancora più precisi sulla condizione delle nostre scuole. Per questo - spiega - ho chiesto la collaborazione dell'ASI, l'Agenzia Spaziale Italiana, e del CNR, il principale ente pubblico di ricerca del Paese, per far partire una mappatura satellitare delle nostre scuole. Non è mai stato fatto".

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"Quasi 40.000 edifici - prosegue Bussetti - saranno 'fotografati' attraverso il sistema COSMO-Skymed, che è in grado di misurare lo spostamento degli immobili al decimo di millimetro. Le informazioni che otterremo dai satelliti ASI saranno trasmesse al CNR che ha le risorse umane e strumentali per elaborarle e darci un quadro dettagliato dei nostri edifici scolastici. Potremo così far partire verifiche e segnalazioni. Accelerando i tempi dei controlli e dei conseguenti interventi di adeguamento. In un mese e mezzo avremo già i primissimi dati. Ringrazio i presidenti di ASI e CNR, Roberto Battiston e Massimo Inguscio, per la collaborazione. Le eccellenze scientifiche del Paese si mettono al servizio della scuola e dei nostri ragazzi. Credo sia davvero una bella sinergia. Questo è fare sistema", conclude il ministro.

Lo stato delle scuole in Italia

Ma come stanno le scuole italiane? A giudicare dagli ultimi dati diffusi dall'Anief, non troppo bene: la metà degli edifici ha più di 50 anni di età e due scuole su 10 risultano chiuse o in fase di ristrutturazione, mentre lo stato utilizza soltanto il 10% dei fondi stanziati. 

Dopo il crollo del ponte Morandi gli operatori scolastici auspicano una reazione da parte di tutte le istituzioni preposte alla messa a norma delle strutture pubbliche, a partire dai 42 mila plessi scolastici dove da settembre torneranno quasi otto milioni di alunni, oltre 850 mila insegnanti, 250 mila Ata e 6 mila dirigenti scolastici.

Gli ultimi dati rivelano che un plesso scolastico su cinque è chiuso per sempre o in attesa di essere messo a norma. Ci sono delle Regioni, spiega l'Associazione professionale sindacale, dove ''il numero di edifici scolastici non attivi, per vari motivi, supera abbondantemente quello delle strutture dove si fa didattica''. Poi c'è il capitolo degli interventi necessari da attuare sulle scuole attive.

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Secondo i dati dell'Anief il piano di emergenza e il documento di valutazione del rischio sono stati riscontrati con certezza da meno di tre scuole su quattro (rispettivamente 73% e 72%); il certificato di collaudo statico da una su due (49%); quello certificato di agibilità-abitabilità e di omologazione alla centrale termica da una su tre (39%); la certificazione della prevenzione incendi in corsi di validità è presente appena in un'istituzione scolastica su cinque (21%); il nulla osta provvisorio, sempre di prevenzioni incendi, in una scuola su sei (16%). Del certificato di collaudo dell'impianto di spegnimento sono fornite appena il 9% delle scuole.

"Dei 6,2 miliardi di euro di fondi già stanziati e destinati all’edilizia scolastica, dal 2015 al 2018, sono stati utilizzati appena 604 milioni, quindi meno di un decimo. Anzi, le spese risultano addirittura in calo".

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