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Scuola, oggi primo collegio docenti nella maggior parte degli istituti

Prende il via l'anno scolastico 2018/2019

(Teleborsa) - Con i collegi di inizio anno scolastico, svolti in moltissime scuole il 3 settembre, prende ufficialmente il via quello che per l'istruzione pubblica si preannuncia come l'anno delle novità, in linea con la politica del cambiamento imposta dal nuovo Governo M5S-Lega. Tra le novità annunciate dal ministro Marco Bussetti, spiccano la revisione degli Esami di Stato conclusivi della secondaria superiore, la riduzione del monte orario extra dell'alternanza scuola lavoro imposto dalla Legge 107/2015 Renzi-Giannini, il cambio delle modalità di selezione e formazione di nuovi insegnanti, nonché di assegnazione degli emolumenti legati al merito professionale, ma anche il rinnovo contrattuale, già in scadenza.

Nel corso della sua visita nell'istituto superiore "Basile – D’Aleo" di Monreale, il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, si è soffermato sulle tante novità annunciate: "Siamo d'accordo sul fatto che la scuola italiana necessita di un cambiamento – ha detto il sindacalista - ma a patto che sia repentino ed efficace. A guidare le novità, non dovranno però più essere le logiche che hanno caratterizzato le ultime riforme, legate a doppio filo con l'esigenza di fare cassa sulle spalle del personale e dei discenti".
"Cambiare la scuola – ha continuato Pacifico - significa prima di tutto assumere tutti coloro che sono stati professionalmente selezionati e formati, facendo cadere le barriere di accesso alle GaE e stabilizzando i supplenti che hanno svolto oltre 36 mesi, come ci dice da tempo l'Europa. Ma anche introdurre delle regole, scolastiche e contrattuali, che siano finalmente dalla parte di chi è protagonista nella scuola, facendola finita con le differenze tra personale di ruolo e precario, ancora penalizzato dalla mancata possibilità di avere scatti di anzianità e anche privati del primo ‘gradone’ stipendiale sebbene i giudici la pensino diversamente. Anche per questo, tra poco più di una settimana fermeremo le scuole, con sciopero e manifestazione davanti a Montecitorio, dove i parlamentari saranno chiamati a confermare la volontà espressa dal Senato di riaprire finalmente quelle GaE, come già accaduto nel 2008 e nel 2012".
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