Scuola, si torna in classe in 4 regioni. Domani primo sciopero

Sit-in Anief e Cobas alla Camera. 12 ottobre studenti in piazza

SET 10, 2018 -

Roma, 10 set. (askanews) – Riparte la scuola in quattro regioni: lezioni oggi al via in Abruzzo, Basilicata, Piemonte e Friuli Venezia Giulia. E anche se in molte regioni non si è ancora tornati sui banchi, si terrà domani il primo sciopero del nuovo anno scolastico, proclamato dall’Anief per tutto il personale docente, Ata ed educativo, a tempo determinato e indeterminato, delle istituzioni statali e comunali (comprese materne e nidi comunali).

Per l’occasione domani mattina, davanti la Camera dei Deputati a Roma, dove inizierà la discussione del decreto milleproroghe, l’Anief ha organizzato un sit-in al quale parteciperanno anche i Cobas. “I precari confluiti nella capitale da tutto il Paese – ha spiegato l’Anief – saranno presenti nella piazza davanti a Montecitorio per far sentire la propria voce ai parlamentari e dimostrare di non essere dei fantasmi”. Durante il sit-in sarà richiesto un incontro di una delegazione ristretta per spiegare le ragioni della contestazione ai responsabili delle istituzioni del Parlamento e del Miur.

Anief e Cobas chiedono in particolare l’inserimento in GaE di tutti i docenti abilitati; conferma dei ruoli di chi ha superato l’anno di prova; la trasformazione dei posti in organico di fatto e di quelli in deroga sul sostegno in posti in organico di diritto e stabilizzazione di tutti i precari; una parità di trattamento giuridico ed economico tra personale di ruolo e personale precario; il ripristino del primo gradone stipendiale per i neo assunti dal 2011; una modifica delle regole sui trasferimenti in modo tale da sanare gli effetti nefasti della Legge 107/2015; il riconoscimento per intero del servizio prestato da precario nella ricostruzione di carriera; la salvaguardia degli aumenti contrattuali assegnati per il 2018; il recupero dell’inflazione e ripristino dell’indennità di vacanza contrattuale.

Si muovono anche le organizzazioni studentesche, che hanno lanciato la prima giornata di mobilitazione autunnale, il prossimo 12 ottobre: “Scenderemo in piazza il 12 ottobre in tutte le città per reali ed inclusive misure di reddito di formazione per tutti, per un codice etico che ci liberi dai privati che sfruttano l’istruzione pubblica e mercificano la questione didattica, per la messa in sicurezza delle strutture edilizie: Scuole Aperte!”, ha detto l’Unione degli Studenti (UdS).