Mancano prof, la scuola parte a rilento

Martedì 11 Settembre 2018
RITORNO SUI BANCHI
PORDENONE Secondo giorno di scuola con lo sciopero proclamato dall'Anief, il sindacato che chiede a gran voce l'apertura delle graduatorie ad esaurimento, come era accaduto nel 2012, sulle quali il governo si è detto contrario. Nei siti delle scuole è apparso l'annuncio dello sciopero poiché non sarà garantito il corretto svolgimento delle lezioni. L'Anief chiede una stabilizzazione per gli insegnanti abilitati e per chi ha 36 mesi di esperienza. «La verità spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal è che uno Stato che si rispetti ha il dovere di tutelare il diritto al lavoro e il diritto alla famiglia, conservando dignità e rispetto per i lavoratori. Questo onore va tutelato a partire dalla difesa del potere d'acquisto degli stipendi, sempre più slegati dal costo della vita».
LA CAMPANELLA
La prima campanella è suonata con orario ridotto in quasi tutte le scuole a causa delle cattedre scoperte, poiché si attendono domani le nomine dei supplenti, moltissimi a cattedra piena. Mancano soprattutto insegnanti di matematica, ma anche di italiano, lingue, ma soprattutto di sostegno. Nessuna scuola, dunque, ha iniziato con l'orario pieno. Anche all'istituto Kennedy - in cui ogni anno il calendario era approntato con i pomeriggi compresi - l'assenza dei docenti ha fatto sì che si rimandasse di una settimana l'orario definitivo. «E' necessaria ha dichiarato Pasquale Vespa dell'Associazione nazionale docenti per i diritti dei lavoratori una revisione delle classi di concorso, poiché i professionisti ci sono, molti tra i quali ingegneri, ed è un'ingiustizia che con titoli elevati non si possano insegnare determinate materie». In realtà anche gli altri insegnanti ci sono, ma mentre i ragazzi sono a scuola senza prof, questi ultimi sono a casa che attendono la chiamata. Insomma, il sistema fa acqua, per quanto si dica che l'anno scolastico debba iniziare regolarmente. «Attendiamo una soluzione analoga a quella ottenuta dai diplomati magistrali ha chiarito la propria posizione Vespa : chi ha tre anni di esperienza va stabilizzato, per tutti i laureati con meno anni di servizio si deve attivare un percorso abilitante speciale». Nel frattempo, il balletto dei supplenti e il nodo dei docenti che aspettano di essere convocati. All'Istituto Flora le classi quinte sono in stage, ma si attendono prof di matematica, italiano, geografia, tedesco, ottica. Al Grigoletti mancano a livello trasversale moltissimi insegnanti. Al professionale Zanussi si attendono gli insegnanti tecnico-pratici e moltissimi di sostegno. In generale non c'è una scuola superiore con l'organico al completo. A questo si aggiunge l'annoso problema delle segreterie sguarnite, l'assenza dei responsabili amministrativi (Dsga) e l'esponenziale problema dei dirigenti scolastici che devono gestire due o più scuole. Una situazione al limite poiché riguarda l'intera macchina scolastica. E intanto il sindacato denuncia una politica di tagli che prosegue da anni. L'Uti non ha dato risposte concrete alle scuole che hanno chiesto una disponibilità di spazi. Tra queste ricordiamo il Kennedy che aveva fatto domanda di sette aule e il liceo Galvani che da troppi anni vive in una situazione precaria che doveva essere temporanea. Tra le novità di certo i nuovi arrivi in Italia di stranieri che giungono alle scuole superiori senza parlare l'italiano, una problematica di cui - senza risorse aggiuntive - si dovranno fare carico le scuole. Se alcune realtà perdono studenti, il liceo Grigoletti dal prossimo anno dovrà mettere un tetto alle matricole, una sorta di numero chiuso, proprio perché gli spazi non possono consentire un'ondata ulteriore di liceali. Il Grigoletti già dal primo giorno ha aperto alle aule materia, dedicate ai singoli insegnamenti e personalizzate.
Sara Carnelos
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci