Scuola
Scuola, primo sciopero e sit-in alla Camera: "Governo ha fallito"
Anief: "Aprite le Gae". Cobas: 'Rabbia verso i 5 Stelle'
Roma, 11 set. (askanews) - Alcune centinaia di persone hanno manifestato a Roma, davanti la Camera dei Deputati, nel giorno del primo sciopero del nuovo anno scolastico, proclamato dall'Anief per tutto il personale docente, Ata ed educativo, a tempo determinato e indeterminato, delle istituzioni statali e comunali (comprese materne e nidi comunali). Alla giornata di protesta partecipano anche i Cobas.
Inserimento nelle Graduatorie ad esaurimento (Gae) di tutti i docenti abilitati, stabilizzazione di tutti i precari, parità di trattamento giuridico ed economico tra personale di ruolo e personale precario, nuove regole su trasferimenti e mobilità sono le rivendicazioni principali. Il sit-in è stato organizzato a Montecitorio nel giorno in cui alla Camera iniziava la discussione del decreto milleproroghe: l'emendamento di LeU e Fratelli d'Italia, approvato al Senato, per la salvaguardia degli insegnanti diplomati magistrali e di quelli assunti o inseriti con riserva nelle Gae (circa 150 mila i lavoratori interessati) è stato invece bocciato alla Camera. "Vergogna! Vergogna!", "Buffoni! Buffoni!" e "Gae! Gae!" gli slogan urlati dalla folla verso il palazzo, con tamburelli, fischietti e campanacci.
"Siamo qui perchè il governo che dice di ascoltare i cittadini deve cominciare a ascoltare i cittadini e la piazza. Chiediamo che tutti gli abilitati dal 2012 a oggi, o che lo Stato riconosce come abilitati, quindi anche i diplomati magistrali o gli insegnanti tecnico-pratici, entrino in Gae, tutti e non uno di meno", ha detto il presidente Anief e segretario confederale Cisal Marcello Pacifico: "Quando un governo autorizza 57mila immissioni in ruolo e ne fa solo 23mila non è il governo del cambiamento, ma il governo del fallimento. Non è possibile avere 150mila docenti abilitati dall'infanzia alle superiori, utilizzarli come precari ogni anno, pagare risarcimenti nelle aule dei tribunali e lasciarli fuori solo per un capriccio: ci sono i posti, assumiamoli. Aprite le Gae".
Per il leader dei Cobas Piero Bernocchi "l'emendamento aprirebbe la porta alla risoluzione dell'annoso precariato scolastico, sarebbe un passo avanti. Ma il governo, malgrado sia i 5 Stelle e la Lega in campagna elettorale abbiano profuso mille promesse ai precari, lo vuole annullare buttando all'aria questa possibilità. C'è molta rabbia in particolare verso i 5 Stelle, perchè una buona parte di queste maestre aveva dato loro molta fiducia ed era convinta che avrebbero risolto il problema. Buttare fuori gente che insegna bene da vent'anni, fa il suo lavoro bene, perchè oggi ci si ricorda che dovevano prendere vent'anni fa una laurea mi sembra grottesco, così come non si ricorda che queste maestre lavorano per 10 euro l'ora".
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