La scuola in piazza, sit-in alla Camera: “Governo ha fallito”

11 settembre 2018

Alcune centinaia di persone hanno manifestato a Roma, davanti la Camera dei Deputati, nel giorno del primo sciopero del nuovo anno scolastico, proclamato dall’Anief per tutto il personale docente, Ata ed educativo, a tempo determinato e indeterminato, delle istituzioni statali e comunali (comprese materne e nidi comunali). Alla giornata di protesta hanno partecipato anche i Cobas.

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Inserimento nelle Graduatorie ad esaurimento (Gae) di tutti i docenti abilitati, stabilizzazione di tutti i precari, parità di trattamento giuridico ed economico tra personale di ruolo e personale precario, nuove regole su trasferimenti e mobilità sono le rivendicazioni principali. Il sit-in è stato organizzato a Montecitorio nel giorno in cui alla Camera iniziava la discussione del decreto milleproroghe: l’emendamento di LeU e Fratelli d’Italia, approvato al Senato, per la salvaguardia degli insegnanti diplomati magistrali e di quelli assunti o inseriti con riserva nelle Gae (circa 150 mila i lavoratori interessati) è stato invece bocciato alla Camera. “Vergogna! Vergogna!”, “Buffoni! Buffoni!” e “Gae! Gae!” gli slogan urlati dalla folla verso il palazzo, con tamburelli, fischietti e campanacci.

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Il leader dei Cobas Piero Bernocchi: “C’è molta rabbia in particolare verso i 5 Stelle, perchè una buona parte di queste maestre aveva dato loro molta fiducia ed era convinta che avrebbero risolto il problema. Buttare fuori gente che insegna bene da vent’anni, fa il suo lavoro bene, perchè oggi ci si ricorda che dovevano prendere vent’anni fa una laurea mi sembra grottesco, così come non si ricorda che queste maestre lavorano per 10 euro l’ora”.

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